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Regina Elisabetta: ha partorito con un metodo indolore e pericoloso

Oggi questa tecnica non viene più utilizzata a causa delle complicazioni

Nel Regno Unito il nuovo libro biografico sulla regina Elisabetta è esploso nelle ultime ore come una vera e propria bomba. All’interno sono presenti notizie sugli ultimi giorni della sua vita, la sua malattia, le conversazioni con le persone a cui teneva di più. Ma tra le “chicche” che l’amico di famiglia ha deciso di raccontare, c’è anche quella che riguarda il metodo con cui ha messo al mondo i propri figli.

La regina Elisabetta ed il principe Filippo hanno avuto ben quattro figli. I primi tre, però, sarebbero nati con un metodo che poi è stato abbandonato dalla medicina perché considerato pericoloso. La tecnica all’avanguardia con cui la Sovrana ha dato alla luce il principe Carlo, la principessa Anna ed il principe Andrea, infatti, oggi è bandita dalla comunità scientifica.

Ansa

All’interno del suo libro, l’autore, che per moltissimi anni è stato amico e confidente del duca di Edimburgo, ha dichiarato che per la Regina i medici hanno usato la tecnica Dämmerschlaf, che tradotto significa “sonno crepuscolare”. Si trattava di un metodo con cui le donne in procinto di partorire venivano indotte in uno stato di amnesia.

Tutto sul metodo “indolore” con cui ha partorito la regina Elisabetta

Partorire senza dolore è probabilmente il sogno di ogni donna dalla notte dei tempi e la regina Elisabetta non faceva eccezione. Per questo motivo si affidò al metodo Dämmerschlaf, conosciuto anche come “Metodo di Friburgo”. Ai tempi si pensò che fosse l’alba di una nuova era che garantiva la totale assenza di dolori durante la fase del travaglio. Carl Gauss, che iniziò le sue ricerche nel 1903, riuscì a rendere per un periodo questa tecnica molto popolare.

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Questo metodo, avviato in Germania, dunque, divenne popolare a New York per tutto il XX Secolo. Ma come funzionava? I medici iniettavano alle partorienti un mix di farmaci (per lo più morfina e scopolamina) che induceva uno stato di sonnolenza. La donna provava dolore, ma si trovava in uno stato di incoscienza, e al proprio risveglio non ricordava nulla. Nel libro, infatti, si legge: “I primi tre figli della regina sono nati utilizzando una forma di parto ormai screditata nota come Dämmerschlaf. Con questa tecnica le pazienti vengono drogate per metterle in uno stato amnesico durante il travaglio noto come sonno crepuscolare“.

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Il rivoluzionario metodo di Friburgo, a cui si era affidata perfino la regina Elisabetta, fu rapidamente abbandonato a causa di importanti effetti collaterali. Alcuni problemi, infatti, riguardavano la sfera emotiva, dal momento che le madri rimuovevano del tutto l’esperienza del parto. I medici, inoltre, dichiararono che, sebbene le donne non ricordassero nulla, soffrivano molto più del normale. Un aspetto ben più grave, inoltre, riguardava il fatto che i farmaci agivano con un effetto narcotizzante anche sul bambino. I neonati potevano soffrire di importanti conseguenze sul sistema nervoso centrale e difficoltà respiratorie.

Roberta Gerboni

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Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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