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Allerta meteo: piogge, vento forte e rischio di alluvioni

La Protezione civile lancia l'allarme. Si apre una settimana con temperature in calo

Sul fronte del meteo non c’è da attendersi bel tempo sull’Italia la prossima settimana. Nel corso dei giorni a venire una forte perturbazione colpirà il nostro Paese. Ma già da domenica 20 novembre scatta l’allerta meteo in almeno 10 regioni.

Gli ultimi aggiornamenti delineano uno scenario piuttosto pericoloso per alcune delle nostre regioni con serio rischio alluvionale, spiegano da ilmeteo.it. E attenzione, oltre a piogge e vento forte tornerà pure la neve fino a quote basse. Occhi puntati già in avvio di settimana, quando dalla giornata di lunedì 21 novembre l’ingresso dalla Porta del Rodano (Francia meridionale) di correnti d’aria fredda e meteo instabile provocherà la formazione di un pericoloso ciclone.

Foto Twitter @DPCgov

Meteo, le regioni a rischio

La Protezione civile però ha emesso un’allerta meteo già per domenica 20 novembre. In allerta arancione, a rischio nubifragi, la Campania e il settore occidentale del Molise. Valutata, inoltre, allerta gialla in Umbria, Marche, Abruzzo, Sicilia, Calabria. Sul settore adriatico meridionale dell’Emilia-Romagna, sul Lazio meridionale, sul settore occidentale della Basilicata e sui restanti territori di Campania e Molise.

Il meteo porterà dunque, nell’arco delle prossime 24 ore, piogge anche forti. E, in serata del 21 novembre, anche al Nordovest. Successivamente, questa vasta area depressionaria richiamerà a sé venti miti da Sud che attraversando tutto il bacino del Mediterraneo si caricheranno di umidità. Gli esperti meteo considerano che potrà a quel punto formarsi il ‘carburante’ necessario per la genesi di imponenti celle temporalesche.

Per quanto riguarda la giornata di martedì 22 novembre, a essere colpiti sarebbero in particolare il Nordest e le regioni tirreniche. Massima attenzione al basso Lazio, alla Campania e alla Calabria in particolare. Le previsioni meteo indicano cumulate di pioggia localmente fino a 15 centimetri. Si tratterebbe dell’equivalente di tutta la pioggia che solitamente cade in un mese intero, concentrata però in poche ore. Il rischio maggiore con questo tipo di configurazioni meteo riguarda la stazionarietà dei sistemi temporaleschi. Significa che potenziali nubifragi potrebbero insistere anche per parecchie ore sulle medesime zone, scaricando al suolo tutta l’acqua che non è scesa nel resto dell’anno.

Cortina d’Ampezzo: in settimana dovrebbe nevicare. Foto Twitter @danyevha

Il 2022 che va a concludersi è stato un anno molto siccitoso: sia per quanto riguarda la siccità invernale 2021/2022 che per quella estiva. Adesso le piogge che sono mancate nei mesi precedenti si rischia che arrivino tutte insieme. Sull’arco alpino tornerà poi la neve, copiosa e a quote via via più basse, con i fiocchi che potrebbero spingersi fin verso i 6-700 metri di quota. Imbiancando così molte località turistiche come Bormio (So), Madonna di Campiglio (Tn), Solda (Bz) e Cortina d’Ampezzo (Bl).

Quando migliorerà il tempo

Ad accompagnare il tutto, infine, burrascose raffiche di vento che, specie sulle due Isole Maggiori (Sardegna e Sicilia) e su buona parte dei settori tirrenici, potrebbero raggiungere gli 80 chilometri all’ora, causando pericolose mareggiate lungo i litorali più esposti. Le condizioni meteo si manterranno piuttosto instabili anche nei giorni a seguire. Soprattutto al Centro-Sud. Un miglioramento generale lo si attende solo verso la conclusione della settimana entrante. Da sottolineare che il passaggio del fronte freddo lascerà in dote un drastico calo delle temperature che ci farà battere i denti, specie al primo mattino.

Una mareggiata a Ostia (Roma). Foto Ansa/Emanuele Valeri

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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