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Cop27 entra nel vivo delle trattative: verso il documento finale

I capi delle diverse delegazioni tentano di arrivare ad un accordo in vista della giornata conclusiva del prossimo 18 novembre

La Cop27 di Sharm-El-Sheikh sta giungendo al termine e i capi delle diverse delegazioni mondiali stanno cercando di arrivare ad un accordo. Si potrebbe parlare già di una prima bozza del documento finale, ma diversi punti restano ancora da chiarire. 

Alla Cop27 si inizia a lavorare per la prima bozza di quello che sarà il documento finale che sarà elaborato a conclusione dell’evento il prossimo 18 novembre. I vari capi di stato intervenuti alla Conferenza della Parti sul Clima si stanno muovendo per raggiungere alcuni importanti accordi.

Cop27 possibile documento finale
Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi alla Cop27 di Sharm-El-Sheikh @Credits Ansa

Il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Frans Timmermans ha dato alcune prime informazioni su quelli che potrebbero essere i punti chiave presenti nel documento. Innanzitutto, ha fatto sapere che l’Unione Europea potrebbe arrivare a tagliare le sue emissioni del 57% entro il 2030. La seconda notizia appare meno positiva e riguarda il fatto che, secondo la delegazione Ue, attualmente, non sembrano esserci le condizioni affinché si trovi un accordo sul loss and damage alla Cop27.

Cop27, accordi difficili su loss and damage

Il taglio delle emissioni al 57% rappresenta una nota positiva, in quanto si tratterebbe di due punti in più rispetto al target che si era dato Bruxelles. Tuttavia, come ha precisato anche Frans Timmermans, è necessario verificare se tutti i paesi europei sono disposti, e secondo quali modalità, a procedere verso questo taglio di CO2. Come riporta Repubblica, al tal proposito, Chiara Martinelli di Climate Action Now Europe avrebbe sottolineato: “L’aumento di 2 punti dal 55% al 57% dell’impegno a ridurre le emissioni è assai lontano da quel 65% che è la giusta quota su cui l’Ue dovrebbe impegnarsi per limitare globalmente la temperatura a 1,5°C“. Inoltre, il tema cruciale di Cop27 resta l’impegno dei paesi ricchi a risarcire le Nazioni più vulnerabili e più colpite dalla crisi climatica. Infatti, la presidenza egiziana ha voluto che all’evento di Sharm-El-Sheikh si parlasse anche di loss and damage (perdite e danni legati al clima).

Frans Timmermans
Il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Frans Timmermans @Credits Ansa

Purtroppo, a poche ore ormai dalla fine delle trattative, sembra che tante questioni restino in sospeso. Per il vicepresidente della Commissione i paesi europei non sarebbero divisi in loss and damage e questo porterebbe all’impossibilità di raggiungere un accordo. Nel frattempo, si è rafforzato il ruolo degli Stati Uniti dopo l’incontro del Presidente Joe Biden con il Presidente cinese Xi Jinping, a Bali per il G20. Il dialogo tra le due super potenze ha messo al centro dell’attenzione, alla Cop27, l’inviato speciale degli Usa John Kerry. Quest’ultimo, infatti, in queste ore ha incontrato diverse delegazioni, tra cui quella italiana nella persona del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.

Pichetto: l’Italia verso la transizione ecologica

Come ha rivelato il Ministro Pichetto, John Kerry avrebbe chiesto un punto della situazione sul gas in Italia. “Con Kerry ho rappresentato la bellezza dell’Italia – ha detto poi Gilberto Pichetto – con i suoi borghi antichissimi. E quindi la difficoltà di trovare l’equilibrio tra le bellezze culturali e le nuove energie“. Ma trovato un punto di equilibrio il nostro Paese sarà pronto. E, al tal proposito, il Ministro italiano ha voluto ricordare il raddoppiamento dei membri della Commissione Via/Vas, per il via libera a impianti eolici e fotovoltaici. Nel dialogo con John Kerry, sul quale Gilberto Pichetto non si è voluto sbilanciare, si è parlato anche di gas e sulla posizione dell’Italia in merito al loss and damage. Riporta ancora Repubblica: “La nostra posizione, che ho visto apprezzata da Kerry, è quella che ho espresso ieri con in 27 ministri Ue: un percorso fatto da una somma di interventi, da condividere“.

Gilberto Pichetto Cop27
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto @Credits Ansa

Intanto la presidenza egiziana avrebbe fatto circolare già una prima bozza del documento finale. Si tratta, al momento, di un elenco di temi più che di soluzioni. Tra questi, come sempre, l’impegno verso le energie rinnovabili e la riduzione del riscaldamento globale a 1,5°C. La bozza, sottoposta alle delegazioni, nasce per iniziare a virare verso gli accordi ed elaborare la trattativa finale. Infine, riemerge la questione dei combustibili fossili. In questo contesto l’India, che dalla Cop26 aveva ottenuto di usare phasing down (riduzione graduale) al posto di phasing out (uscita graduale), ha chiesto che nel documento finale si espliciti anche la riduzione graduale di tutti i combustili fossili (gas e petrolio compresi). Frans Timmermans si è posto positivamente rispetto a questa richiesta, con l’unica condizione che non siano ritrattati i punti raggiunti a Glasgow.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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