G20 di Bali, Giorgia Meloni: “Qui per un mondo più giusto”
Unica donna premier presente al summit dei grandi del pianeta, la presidente del Consiglio declina la sua visione dei rapporti internazionali
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La premier Giorgia Meloni interviene al summit mondiale dei 20 paesi più importanti, il G20, a Bali in Indonesia. È l’unica donna alla guida di un Governo fra i maggiori paesi del mondo.
“Quando l’Indonesia ha assunto la Presidenza del G20 – afferma Meloni nel suo intervento del 15 novembre – era impossibile prevedere che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina.” Così come non era possibile prevedere “il devastante impatto che ciò avrebbe avuto sull’ordine mondiale e sulle nostre economie.” “Per riuscire nella sua missione, il G20 deve avere il coraggio di confrontarsi con le sfide più difficili in agenda” sottolinea la presidente del Consiglio italiana.
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Secondo il nuovo Governo di Roma per sfide difficili si intendono in primo luogo “le conseguenze del conflitto ucraino. In ambito economico, energetico e alimentare.” Effetti che “stanno investendo tutti e stanno senza dubbio colpendo in maniera preponderante i Paesi in via di sviluppo.” “Presidente Widodo – aggiunge poi Meloni rivolgendosi al presidente indonesiano – l’anno scorso a Roma nessuno avrebbe pensato che si sarebbe arrivati a questo. Con la guerra, la crisi alimentare e l’emergenza energetica. Ma non abbiamo permesso a nessuno di intimidirci.”
Meloni, l’Italia e la Ue
“Abbiamo reagito e abbiamo continuato a lavorare insieme” dice ancora Giorgia Meloni. “Non solo su energia e cibo, ma anche su tante altre sfide. La difesa dell’ambiente, il contrasto ai cambiamenti climatici, infrastrutture più efficienti, un’istruzione di qualità, assistenza sanitaria per tutti. Le generazioni future meritano un mondo migliore e tutti noi abbiamo il dovere di lavorare in questa direzione.” “L’Italia, insieme all’Unione europea – conclude la premier – sta intervenendo per fare fronte alla spropositata e sproporzionata crescita dei prezzi dell’energia. Per aumentare la produzione nazionale e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento.”
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Secondo Giorgia Meloni la guerra in Ucraina ha certamente contribuito ad aggravare la crisi energetica globale. Ma non c’è soltanto questo aspetto. Perché la crisi “ha finalmente posto in evidenza i tanti errori commessi, almeno dall’inizio del Millennio, nelle politiche energetiche e nei rapporti tra paesi produttori e consumatori.” “Dal dramma della crisi energetica può emergere, per paradosso, anche l’opportunità di rendere il mondo più sostenibile” sostiene la premier davanti ai grandi del G20. L’auspicio e l’obiettivo italiano è inoltre quello di “costruire un mercato più equilibrato. Nel quale gli speculatori abbiano meno influenza e i paesi fornitori (di energia, ndr.) abbiano meno opportunità di usare l’energia come un’arma contro altri paesi.” Quello del G20 è per Meloni il secondo summit del massimo livello internazionale a cui partecipa, dopo la Conferenza dell’ONU sul clima, la Cop27 in Egitto, della scorsa settimana.
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