Sondaggi: FdI sfiora il 29%, M5S aggancia il PD
Stabili gli altri partiti, salvo Forza Italia che perde nettamente terreno
In base ai sondaggi, dopo venti giorni di Governo, Fratelli d’Italia sfiora il 29% dei consensi, con un +3% sul risultato delle elezioni del 25 settembre.
Nelle ultime settimane, contrassegnate dalle polemiche sul decreto contro i rave party e sugli sbarchi di migranti, continua dunque la ‘luna di miele’ degli italiani con Giorgia Meloni. E, più in generale, con il nuovo Governo più a destra che ci sia mai stato in Italia negli ultimi trent’anni. La società YouTrend ha elaborato per l’agenzia di stampa Agi una ‘super media’ dei maggiori sondaggi post-elettorali.
In pratica, i post fascisti di Fratelli d’Italia continuano a crescere al ritmo di più di un punto ogni due settimane. Oggi toccano il 28,9% dei consensi. Ma la notizia di questa settimana è un’altra: e cioè il fatto che il Movimento Cinque Stelle ‘aggancia’ il Partito Democratico. Entrambi i maggiori partiti di opposizione risultano appaiati al 16,9%. In realtà, spiega YouTrend, non è merito dei Cinque Stelle, semmai demerito del PD, che scende settimana dopo settimana nei consensi. E paga ancora – a distanza di un mese e mezzo – lo shock della sconfitta del 25 settembre.
Sondaggi: PD, M5S, FI e Terzo Polo
Solo pochi mesi fa, in estate, nei sondaggi il PD doppiava il M5S nelle intenzioni di voto. Secondo YouTrend le curve di PD e M5S sono esattamente speculari, sia prima che dopo le elezioni. Gli altri partiti sono invece sostanzialmente stabili rispetto al voto del 25 settembre, a cominciare dalla Lega. Da segnalare come sia tutt’ora in corso la flessione di Forza Italia, che perde oltre mezzo punto in due settimane scendendo al 6,6%. Alle elezioni politiche aveva raggiunto l‘8,2%. Tra i partiti minori si conferma l’ingresso, per la seconda settimana di fila, di Unione Popolare, più o meno stabilmente tra l’1% e il 2% dei consensi secondo diversi istituti. Il Terzo Polo (Azione e Italia Viva) è fermo al palo dell’8% raggiunto il 25 settembre.
Crisi con la Francia e tetto al contante
Ma se Atene piange Sparta non ride. Il Governo Meloni è appena entrato in un vera e propria crisi diplomatica con la Francia, con pochi precedenti negli anni recenti, sulla questione degli sbarchi dei migranti. E, puntualmente, fra i sondaggi Ipsos mostra come il 56% degli intervistati ritiene “inutile” e “di propaganda” la scelta del Governo, sotto la spinta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di ostacolare lo sbarco dei migranti a Catania. Su un altro tema, e cioè l’innalzamento del tetto per i pagamenti tramite contante, è SWG a rilevare una maggioranza relativa di italiani (44%) contraria al provvedimento. A fronte di una minoranza consistente (41%) che lo valuta invece positivamente.
Dall’altro lato, però, sono ancora i sondaggi Ipsos a rivelare che per il 49% degli italiani il neonato Governo Meloni ha cominciato la sua attività con determinazione. Il 37% definisce invece la partenza dell’esecutivo “incerta e confusa.” Infine, su un tema sensibile come il reddito di cittadinanza, il 51% degli italiani interpellati dall’istituto EMG si dichiara d’accordo con la proposta del Governo di rendere più restrittivi i requisiti per mantenere il diritto all’erogazione del sussidio.