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Caro bollette, dal Governo 15 miliardi per calmierare i prezzi

Dopo le polemiche per non aver affrontato il tema al primo Cdm, Meloni si appresta a varare misure contro l'emergenza dei rincari

Il tema sempre più scottante del caro bollette approderà nel pomeriggio del 4 novembre in Consiglio dei ministri, il secondo del Governo Meloni. L’esecutivo della prima premier donna nella storia d’Italia promette un intervento efficace anche se con pochi fondi a disposizione.

Sale dunque  l’attesa per le misure che il Cdm intende adottare. I rincari delle bollette di luce e gas stanno colpendo duramente le famiglie e le imprese italiane. Un tema questo, spiega all’Adnkronos Maurizio Leo, neo viceministro dell’Economia, che è anche “priorità assoluta“. E malgrado che ci sia da fare una corsa contro il tempo e siano pochi i fondi a disposizione. Secondo le previsioni ci sarebbero almeno 15 miliardi di euro di aiuti destinati a famiglie e imprese per fare fronte al caro bollette.

Foto Ansa/Chigi Filippo Attili

Si tratterebbe di misure contenute nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza da discutere nel pomeriggio in Consiglio dei ministri. Per comprendere meglio l’azione del Governo contro il caro bollette, il viceministro Leo ha tracciato lo schema della prossima manovra di bilancio nel Cdm dove sarà appunto in discussione l’approvazione della Nota di aggiornamento al Def. “Stiamo definendo il percorso e lavorando sulle prossime misure“, spiega l’esponente di Fratelli d’Italia.

Bollette e legge di bilancio

In Cdm analizzeremo la situazione e le risorse a disposizione, anche alla luce di quello che emergerà come extragettito. C’è stato un incremento dell’Iva legato all’inflazione e a questo si aggiunge il +0,5% di crescita nel terzo trimestre. La Ragioneria farà i suoi conti: questo può rappresentare la base per capire come risolvere il mese di dicembre“. Risorse, sottolinea il vice di Giancarlo Giorgetti al Mef, che serviranno a “coprire” l’ultimo mese dell’anno. “Poi bisognerà porre le basi per la Legge di Bilancio 2023. Ed è tutto legato alle risorse che si riescono a reperire.”

Foto Ansa/Franco Silvi

Dal Consiglio dei ministri del 4 novembre “arriverà un segnale forte per alleviare il peso delle bollette su cittadini e imprese. Ci sarà un investimento, credo che arriveremo a 7, 8, 10 miliardi per dare un forte contributo alla riduzione delle bollette“, anticipava il 2 novembre scorso il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg5. Anche il vicepremier e ministro degli Esteri insisteva sul fatto che per il Governo “la priorità sono le bollette, i sacrifici che le famiglie e le imprese stanno facendo“. “Ecco perché – assicurava Tajani – nel Cdm ci sarà un segnale molto chiaro, ci stiamo facendo carico dei problemi. Comprendiamo benissimo quali sono le difficoltà e faremo di tutto per agevolare la situazione dei nostri connazionali in difficoltà“.

Antonio Tajani. Foto Ansa/Angelo Carconi

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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