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Meteo di Ognissanti, tutte le previsioni

Una perturbazione si affaccia sull'Italia ma non escluderà la 'novembrata'

Da martedì 1 novembre cambia il meteo in Italia. Una prima debole perturbazione porterà qualche pioggia al Nord-Ovest e sarà seguita da un contenuto calo delle temperature al Nord e sulle regioni tirreniche.

Lo prevede Antonio Sanò, de iLMeteo.it che annuncia nella seconda parte della settimana l’arrivo di un vortice mediterraneo che porterà una forte instabilità dal punto di vista meteo. Non mancherà, dunque, nei prossimi giorni, il rischio di intensi rovesci temporaleschi, inizialmente al Nord e sulla Toscana, ma poi anche sul resto del Centro. Venerdì 4 novembre la neve potrà cadere fino a 1500 metri sulle Alpi e a quote più elevate lungo l’Appennino.

Foto ilmeteo.it

Le temperature si abbasserebbero in maniera decisa rispetto alle ultime settimane, portandosi su valori più consoni alla stagione meteo che stiamo vivendo. Nel dettaglio, martedì 1 Novembre. Al Nord: piogge al Nord Ovest, poi verso i settori orientali. Centro: molte nubi e qualche pioggia sulla Toscana. Cielo coperto in Sardegna; poco nuvoloso altrove. Al Sud: prosegue la fase di assoluta stabilità atmosferica. Mercoledì 2 Novembre. Al Nord: isolati piovaschi sulla Liguria, poi su bassa Lombardia e Veneto. Al Centro: piovaschi sull’alta Toscana, sole altrove. Al sud: bel tempo prevalente. Tendenza: da giovedì 3 novembre si avvicina un ciclone che investirà l’Italia fino a sabato, poi tornerà l’alta pressione.

Meteo, pioggia a dicembre

In ogni caso, e a prescindere dalla perturbazione in arrivo, le previsioni meteo indicano temperature calde sopra la media stagionale per altri due mesi in tutta Italia. Il 2022 si chiuderà poi con un dicembre piovoso. Si dovrà aspettare gennaio perché le temperature scendano e ci sia un autentico freddo invernale. Le anomalie che accompagneranno i prossimi due mesi si devono principalmente all’arrivo de La Nina.

Foto Twitter @lasiciliait

Si tratta del fenomeno meteo che interessa tutte le regioni del Pacifico fino alla regione indiana, l’Africa e l’Atlantico e che nei due anni passati ha reso più frequenti le precipitazioni nell’area del Mediterraneo tra fine autunno e inizio dell’inverno. “Mentre a novembre le precipitazioni saranno nella media stagionale, dicembre sarà molto più piovoso” ha detto Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, che riunisce Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Elaborate sulla base dell’andamento climatico del periodo fra il 1981 e il 2010, le previsioni stagionali del consorzio Lamma indicano per novembre e dicembre una situazione meteorologica molto diversa rispetto a quella di ottobre.

Sarà gennaio il mese freddo?

Se a novembre i giorni piovosi saranno superiori alla norma meteo soprattutto nelle regioni nord-occidentali, a dicembre le piogge si annunciano superiori alla media stagionale su tutto il Centro Nord. Mentre nelle regioni meridionali dovrebbero essere nella media stagionale. Tutto dovrebbe tornare nella norma a gennaio 2023, anche se gli esperti meteo del Lamma rilevano che al momento c’è un’elevata incertezza dovuta alla posizione dei blocchi anticiclonici e all’andamento del vortice polare.

Caldo anomalo nel Ponte di Ognissanti. Ma tra qualche giorno arrivano le piogge. Foto Twitter @tg2rai

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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