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Re Carlo III e le tasse: le pagherà o approfitterà dei suoi diritti?

Il Sovrano ha già le idee chiare in merito anche al numero dei reali senior da impiegare nelle attività della Corona

I media britannici riportano tra le notizie di oggi le novità che riguarderanno il futuro del regno di Re Carlo III. Il Sovrano, infatti, contro ogni aspettativa, manterrà più ampio del previsto il numero dei reali a lavoro per la Corona. Una novità riguarda anche la decisione di pagare o meno le tasse.

Il Daily Mail riporta le dichiarazioni di una fonte che afferma che il nuovo re non andrà ulteriormente avanti con i piani per una monarchia “snella”. Al contrario, dunque, re Carlo manterrà il numero dei membri della Famiglia Reale che lavorano a undici.

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La decisione di Carlo III, dunque, è molto più “conservatrice” di quanto gli esperti avessero ipotizzato. Già da diversi anni, infatti, si vociferava che avesse in mente l’idea di una monarchia affidata alle mani di pochissimi scelti. Il primogenito della regina Elisabetta, infatti, aveva in mente di emulare il modello delle altre monarchie nordiche, includendo nella Corona solo i più vicini al trono e semplificando la rete intricata che la Famiglia Reale rappresenta.

Re Carlo III non riduce la famiglia ma pagherà le tasse

Il nuovo re Carlo, dunque, seguirà le orme di sua madre, la regina Elisabetta, mantenendo in parte un legame con la tradizione. Anche per quanto riguarda il pagamento o meno delle tasse, si comporterà proprio come la precedente Sovrana. Nel 1993, infatti, Elisabetta II aveva rinunciato all’agevolazione fiscale di Giorgio VI concordata da Neville Chamberlin.

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Anche Carlo, dunque, pagherà le tasse. I dati mostrano che l’ex Principe di Galles ha pagato 5,8 milioni di sterline di imposta sul reddito dopo averne guadagnati 23 milioni dalla tenuta del Ducato di Cornovaglia nel 2021. Gli esperti sono perplessi, però, su come la riduzione degli impegni della Corona avrà un impatto economico. Undici membri, infatti, sono più di quelli che ci si aspettava da Carlo, ma comunque meno di quelli che lavoravano per la regina Elisabetta. Ma con un minor numero di reali che lavorano, la famiglia dovrà eliminare almeno 3.500 impegni annuali.

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Si discute, infatti, di cosa accadrà agli enti di beneficenza che attraggono migliaia di sterline attraverso la rappresentanza e le visite reali. Una fonte molto vicina al Palazzo a detto al Daily Express: “Queste sono tutte cose che al momento vengono considerate come parte di una revisione più ampia“. Altre fonti sostengono che il principe William e la moglie Kate potrebbero dover aumentare il loro carico di lavoro e assumere nuovi incarichi. Ma la principessa di Galles avrebbe già messo in chiaro che preferirebbe prendersi cura dei propri figli piuttosto che espandere il portafoglio della famiglia.

Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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