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Razzismo contro Paola Egonu, la telefonata di Draghi

La star del volley non vuole più giocare in Nazionale: c'è ancora chi non la considera italiana. Draghi: "Sei il nostro orgoglio"

Ha fatto il giro dei social lo sfogo di Paola Egonu, campionessa della pallavolo femminile italiana, in lacrime per il razzismo nei suoi confronti presente fra molti connazionali. Il premier Mario Draghi le ha espresso solidarietà e vicinanza. Ma Egonu ora vuole lasciare l’Italvolley.   

Piena solidarietà alla campionessa di volley Paola Egonu dal Presidente Draghi nella telefonata di questa mattina. L’atleta azzurra è un orgoglio dello sport italiano, avrà future occasioni per vincere altri trofei indossando la maglia della Nazionale“. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, come si legge sull’account twitter di Palazzo Chigi, ha telefonato a Paola Egonu, stella della Nazionale di pallavolo.

Paol Egonu. Foto Twitter @DaniSbrollini

Sabato 15 ottobre l’azzurra, 23 anni, è stata protagonista di uno sfogo duro e molto sofferto – “Mi hanno chiesto addirittura perché sono italiana!” – dopo la vittoria nella finale per il terzo posto ai Mondiali di volley. E ha prospettato l’ipotesi di allontanarsi dalla Nazionale per un periodo. Una pausa dovuta al fatto che non è la prima volta che Egonu è vittima di razzismo e adesso è stanca di dover sopportare.

Il caso è diventato tema di discussione in ambito politico. “Grandissime le ragazze italiane della pallavolo per la medaglia di bronzo. Un abbraccio più forte a Paola Egonu, campionessa in campo e fuori, cui auguriamo ancora tante vittorie col Tricolore sul petto“, ha scritto su Twitter Matteo Salvini, leader della Lega. “Fa male sentire lo sfogo di Paola Egonu che, dopo aver trascinato la nazionale al bronzo mondiale, dice di essere stanca, di sentirsi chiedere ‘perché sei italiana?’ e di voler lasciare la maglia azzurra“, ha scritto su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

Egonu, gli interventi dei politici

Non so cosa sia accaduto e chi le abbia rivolto una domanda tanto insultante” ha proseguito il parlamentare di Verdi e Sinistra. “Questa è purtroppo la condizione di molti italiani nel nostro Paese, che per qualcuno italiani non sono. E le lacrime di Paola sono le lacrime di tante e tanti. Si dovrebbe essere solo grati alla più forte pallavolista del mondo.”Forza Paola Egonu, – conclude Fratoianni – hai sempre onorato la tua maglia e la tua nazione“.

Paola Egonu si sfoga al termine del match vinto dalle azzurre contro gli Stati Uniti. Foto Twitter @donmarcelloc

Un abbraccio forte a Paola Egonu, la nostra campionessa di volley, orgoglio per il nostro Paese” ha scritto l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, sui suoi profili social. Le sue lacrime di ieri sono una ferita per l’intera comunità. Gli episodi di razzismo sono purtroppo ancora frequenti e sono intollerabili in una società che deve essere coesa. Quante donne e uomini devono ancora subire insulti e discriminazioni per il colore della propria pelle? È compito di tutti noi dare messaggi forti e chiari contro ogni discriminazione e forma di intolleranza“.

Mario Draghi. Foto Twitter @Palazzo_Chigi

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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