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Ucraina, Biden: “Con Putin non tratto ma possiamo incontrarci”

Dopo le aperture russe a un possibile bilaterale al G20 in Indonesia, fra un mese, arriva la risposta del presidente Usa

Avverrà un incontro per fermare la guerra in Ucraina fra Joe Biden e Vladimir Putin? Non è escluso dopo che il ministro russo Lavrov ha dichiarato che la Russia è pronta a considerare un vertice a due col presidente Usa. Ma Biden risponde: “Dipende da cosa si vuole parlare“. 

Joe Bidennon intende” parlare con Vladimir Putin al G20, ipotesi che la Russia ha ventilato. Prenderebbe comunque in considerazione un incontro qualora il presidente russo volesse trattare, ad esempio, del rilascio di Brittney Griner, la campionessa di basket americana in carcere in Russia. “Dipende da cosa vuole discutere“, ha detto Biden in merito a un possibile faccia a faccia con Putin il prossimo mese in Indonesia.

Joe Biden. Foto Ansa/Epa Jemal Countess

Biden: “Ucraina? Non tratto”

Se venisse da me al G20 e mi dicesse di voler parlare di Griner lo incontrerei. Dipende. Non ho intenzione di negoziare, e nessuno è pronto a farlo, con la Russia sull’Ucraina, sul mantenimento di parte dell’Ucraina. Quindi dipenderebbe in modo specifico da cosa vuole discutere“. Queste le parole di Biden in un’intervista alla Cnn.

Biden e Putin a Villa La Grange a Ginevra il 16 giugno 2021. Foto Ansa/Epa Denis Balibouse

Le trattative per una soluzione della guerra devono coinvolgere Kiev: “Nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina“, ha messo quindi in evidenza il presidente Usa criticando Putin per aver commesso atti brutali e crimini di guerra. “Ha sbagliato i calcoli” con l’invasione. “Pensava che sarebbe stato accolto a braccia aperte, che sarebbe stato il benvenuto“, ha aggiunto Biden. E tuttavia, dopo aver lanciato l’allarme per un “Armageddon nucleare“, il presidente americano ha precisato di non credere che Putin userà le armi nucleari.

“Putin non userà il nucleare”

Non penso che lo farà. Penso però che è irresponsabile per lui parlarne. Quello che volevo dire è che il risultato sarebbe orribile. Non può continuare a parlare con impunità dell’uso di armi nucleari tattiche come se fosse una cosa razionale da fare“, ha spiegato Biden. Il presidente Usa però non ha spiegato nel dettaglio quale potrebbe essere la risposta americana a un eventuale attacco nucleare russo in Ucraina. “Il Dipartimento della Difesa – ha aggiunto Biden – ha proattivamente sviluppato piani di emergenza al riguardo.” Anche su una possibile linea rossa degli Stati Uniti e della NATO, il presidente è stato evasivo. “Sarebbe irresponsabile per me parlarne“, ha detto.

Biden e la ricandidatura

Ma la Russia e la guerra in Ucraina non è l’unico tema che preoccupa Biden. All’orizzonte, il prossimo 8 novembre, ci sono le elezioni di midterm, metà mandato, per il rinnovo della Camera dei rappresentanti e di un terzo del Senato. Sul fronte politico interno, il presidente americano ha rimandato a dopo le elezioni la decisione sulla sua ricandidatura nel 2024, pur dicendosi certo di “poter battere ancora Donald Trump“. Trump si ricandiderà ed è possibile che riesca a tornare alla Casa Bianca. Nel corso dell’intervista alla Cnn, Joe Biden si è poi soffermato sul caso di suo figlio Hunter, che potrebbe finire sotto accusa per reati legati al fisco, e a false dichiarazioni in merito all’acquisto di una pistola. “Sono orgoglioso di lui“, ha messo in evidenza il presidente statunitense.

Comizio di Trump in Nevada per le elezioni di midterm. Foto Ansa/Epa Peter Da Silva

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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