Riunione nel Centrodestra fra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per sciogliere i nodi della formazione del nuovo Governo.

I leader si sono confrontati in un meeting nella residenza privata di Berlusconi a Villa San Martino di Arcore (Monza e Brianza) sulle prossime scadenze istituzionali. Ma soprattutto, com’è facile immaginare, i leader della coalizione di Centrodestra (vincitrice alle elezioni del 25 settembre) hanno discusso sulla necessità di avere un Governo forte e capace di rispondere alle urgenze del paese, a partire dall’emergenza dovuta ai costi dell’energia.

Giorgia Meloni. Foto Ansa/Ettore Ferrari

In una nota il Centrodestra fa sapere che le forze politiche che costituiscono la coalizione hanno fatto “importanti passi avanti in questa direzione” e che è volontà comune “procedere più speditamente possibile lungo la strada per la formazione dell’esecutivo.” Dopo il vertice fonti leghiste precisano che “la Lega ha chiara la propria squadra di Governo ed è pronta, ai massimi livelli. Le priorità del partito di Matteo Salvini sono la difesa degli stipendi, delle pensioni e del lavoro degli italiani, partendo da un Decreto ferma-bollette che, visti i ritardi europei, non può più essere rinviato“.

Le previsioni di Confindustria

Il vertice del Centrodestra arriva nel giorno in cui la direttrice generale di Confindustria, Francesca Mariotti, presenta le previsioni economiche dell’autunno. Abbiamo di fronte uno scenario economico “complesso, un po’ fosco, zavorrante“, dice Mariotti. “Siamo alle porte dell’insediamento di un nuovo Governo che dovrà fare i conti con una vera emergenza nazionale. Non riguarda più solo imprese e industria, riguarda tutti“. Quindi la dirigente di Confindustria avvisa: “Interventi tamponi non saranno sufficienti. E neanche più tanto possibili. Abbiamo una incertezza di tempi: quanto durerà? Certamente non poco. Una emorragia di risorse pubbliche non possiamo permettercela“.

La villa di Arcore dove si è svolto il summit del Centrodestra. Foto Ansa/Stefania Blasioli

Lo shock energetico abbatte le prospettive di crescita” avverte il Centro studi di Confindustria, che vede il Pil 2022 a +3,4% ma nel 2023 a crescita zero. Previsioni di cui, inevitabilmente, il Centrodestra al Governo dovrà tenere conto. “L’Italia cade in stagnazione” e con “un’inflazione record“. Il Pil italiano “dopo una dinamica positiva nella prima metà del 2022 subisce un aggiustamento al ribasso tra fine anno e inizio 2023, poi recupera piano. La crescita 2022 (+3,4%) è già tutta acquisita ed è molto superiore a quella che si prevedeva sei mesi fa. Per il 2023, invece“, nell’analisi degli economisti di via dell’Astronomia “c’è una forte revisione al ribasso rispetto allo scenario di aprile (-1,6 punti).

Temi per il Centrodestra

All’appuntamento con le previsioni economiche di autunno il centro studi diretto da Alessandro Fontana calcola in 110 miliardi l’aumento dei costi per le imprese legato allo shock dei prezzi dell’energia. Un’incidenza che sale al 9,8% dei costi totali: “Livelli insostenibili“. Sul fronte della dinamica dell’occupazione si prevede che “dopo una battuta d’arresto in estate, diventerà negativa tra l’autunno e l’inverno” mentre “per l’anno prossimo è attesa una ripresa nel mercato del lavoro“. Tutti temi che il Centrodestra di Governo avrà presto il compito di affrontare.

Da sinistra, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Foto Twitter @ZenatiDavide