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Meloni, il Governo e la questione Salvini: che fare del capo della Lega?

Aplomb britannico da FdI. "Non ci risulta alcun veto sul capo leghista al Viminale, ma vi faremo sapere"

Riunione dell’esecutivo di Fratelli d’Italia per Giorgia Meloni. Mercoledì 5 ottobre il vertice si è svolto a Roma nella sede del partito in via della Scrofa e si è discusso anche del nuovo, altamente probabile, Governo di destra-centro del dopo elezioni.

Oltre alla presidente Giorgia Meloni arrivata in macchina, sono entrati a piedi, tra gli altri, Andrea Delmastro, Ignazio La Russa, Fabio Rampelli, Raffaele Fitto, Marcello Gemmato, Tommaso Foti. Infine anche i capigruppo parlamentari di FdI, Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. Uscendo dalla macchina con il cellulare in mano, Meloni ai cronisti che le hanno chiesto se stesse guardando la lista dei ministri, ha risposto che stava leggendo dei messaggi. Quindi, incalzata, alla domanda se tra i messaggi ci fossero anche quelli di Matteo Salvini, Meloni ha annuito sorridendo.

Il segretario della Lega è ormai diventato un caso da risolvere per la leader di Fratelli d’Italia, quasi certamente, futura premier. Come è noto, Salvini vorrebbe tornare a fare il ministro dell’Interno, come già avvenuto fra il 2018 e il 2019, nel Governo Conte I. Ma Giorgia Meloni è tutto meno che entusiasta di un’idea del genere. Fra gli esponenti del Centrodestra che si preparano a governare l’Italia, Meloni per prima, l’ipotesi di Salvini al Viminale è da scongiurare. Il leghista potrebbe creare scompiglio, si ritiene, nei delicati equilibri che si stanno cercando per rendere autorevole la nuova squadra di Governo soprattutto a livello internazionale, se del caso anche inserendo ministri tecnici.

Meloni non vuole Salvini in ruoli chiave?

Non mi risulta” che ci sia un veto sull’approdo di Matteo Salvini al Viminale aveva detto il deputato di FdI, Fabio Rampelli, prima dell’odierna riunione del partito. “Sarà Giorgia Meloni, quando riterrà, a informarvi” ha concluso rivolto ai giornalisti. “Polemiche? Non so dove siano queste polemiche sinceramente. Ci sono tre partiti che devono comporre un Governo, è normale che discutano anzi mi pare che le cose stiano andando benissimo, perché non c’è proprio alcuna polemica“, ha aggiunto Rampelli.

Giorgia Meloni col capogruppo FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Stiamo parlando della fase storica in cui versano l’Italia e il mondo e ragionando sulla grande responsabilità” ha poi affermato il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida. Si riferiva alla riunione in corso in via della Scrofa. “Cercheremo con disciplina e responsabilità di condurre l’Italia fuori da le situazioni nelle quali i nostri cittadini e le nostre imprese si stanno trovando“. A chi gli domandava se si stia discutendo della lista di ministeri indicata dalla Lega, Lollobrigida ha replicato che “no, non è questa la sede. Giorgia Meloni, nel caso in cui sarà incaricata dal Presidente Mattarella di formare un Governo, ragionerà nel dettaglio delle persone migliori che possono occupare ruoli di responsabilità“.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Foto Ansa/Quirinale Paolo Giandotti

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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