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Renzo Piano, l’architetto umanista che ha cambiato il mondo

L'archistar genovese e senatore a vita, ideatore di progetti innovativi

Genovese, nato il 14 settembre del 1937, Renzo Piano è tra le personalità del nostro Paese più influenti al mondo. Nel 2006 diventa il primo italiano ad essere inserito dal Time nella Time 100. L’elenco speciale delle 100 personalità più importanti del mondo, nonché nell’elenco delle dieci persone più importanti nel settore Arte e intrattenimento. 

Dal 2013 è Senatore a Vita della Repubblica Italiana, su nomina del presidente Giorgio Napolitano. Residente a Parigi è considerato uno degli architetti più innovativi, prolifici e attivi a livello internazionale del XX e XXI secolo. E’ vincitore di numerosi premi, tra cui il Premio Pritzker, consegnatogli da Bill Clinton alla Casa Bianca nel 1998 e la medaglia d’oro AIA nel 2008.

Renzo Piano, gli esordi

“La città è un luogo in cui lo scambio è fisico, intenso, non virtuale. Si fa un gran parlare di cultura del virtuale, dei giornali che cederanno il posto al video, però la città resta lo spazio in cui vivere assieme. Quando immagino una città, la immagino compatta e densa, capace di generare rapporti intensi”, ha affermato Renzo Piano. Nato a Genova, da una famiglia di costruttori edili, frequenta la facoltà di Architettura prima a Firenze e poi a Milano. Proprio qui, ancora studente, inizia i suoi esordi professionali presso lo studio di Franco Albini, considerato da Renzo Piano il proprio mentore italiano. Prima di laurearsi si reca anche a Parigi dove frequenta presso la Conservatoire National des Arts et Métiers le lezioni di Jean Prouvé, che poi Renzo Piano ritroverà come presidente della commissione giudicatrice per il progetto del Centro Georges Pompidou.

La ricerca costante della sperimentazione

Fin dall’inizio la cifra stilistica di Renzo Piano è contraddistinta da una costante ricerca e sperimentazione nei riguardi dei materiali e delle tipologie strutturali e da una forte vena anti-accademica entrambe alimentate, come più volte affermato, da una passione totalizzante per la tecnica. Nel 1968 partecipa alla XIV Triennale di Milano per cui realizza un padiglione. Nel 1969 Piano progetta il padiglione per l’industria italiana all’Esposizione Universale del 1970 a Osaka.

La fama internazionale: il Centre Georges Pompidou 

Con grande sorpresa, vista la giovane età, Renzo Piano e Richard Rogers vincono nel 1971 il concorso internazionale per la realizzazione del Centro Georges Pompidou, (noto anche come Beaubourg), battendo gli altri 681 concorrenti, con un progetto molto audace e con una portata rivoluzionaria per l’epoca, soprattutto considerando che si andava a inserire nel centralissimo 4º arrondissemen. Considerato il manifesto dell‘architettura high-tech, è oggi uno dei monumenti di Parigi più visitati. A proposito del progetto del Centre Pompidou, Piano dichiarò che l’intento era quello di realizzare: “una gioiosa macchina urbana…una creatura che potrebbe essere uscita da un libro di Jules Verne, oppure un’improbabile nave in carenaggi.” Il progetto dà fama internazionale a Piano e Rogers, che nel 1977 si separano. Piano si unisce a Peter Rice, famoso ingegnere civile, per fondare l’Atelier Piano & Rice.

Il Renzo Piano Building Workshop

Quello dell’architetto è un mestiere d’avventura: un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza. Al confine tra invenzione e memoria, sospeso tra il coraggio della modernità e la prudenza della tradizione. L’architetto fa il mestiere più bello del mondo perché su un piccolo pianeta dove tutto è già stato scoperto, progettare è ancora una delle più grandi avventure possibilità”, dichiara Piano. Nel 1981 Renzo Piano fonda il Renzo Piano Building Workshop, con uffici a Genova, Parigi e New York.

Nel 1988 il Comune di Genova affida a Renzo Piano l’incarico di ristrutturare il Porto Antico, in vista delle Celebrazioni Colombiane, festeggiamento dei 500 anni della scoperta dell’America. Il progetto riqualifica l’area dei Magazzini del Cotone e del Millo, a cui si aggiungono nuove costruzioni, come l’Acquario di Genova e il Bigo, l’ascensore panoramico. L’area ha avuto un nuovo intervento di riqualificazione nel 2001, sempre a opera di Piano, in occasione del G8. 

Il Parco della Musica al Flaminio

Nel 1994 Renzo Piano vince il concorso internazionale per il nuovo Auditorium Parco della Musica di Roma, inaugurato nel 2002. Nel 2008, dopo quasi dieci anni di progettazione e lavori, viene inaugurata poi la California Academy of Sciences di San Francisco. Tra gli edifici più eco-sostenibili al mondo per la ricercatezza con cui sono stati scelti i materiali. A Piano è stata dedicata nel 2007 una mostra monografica alla Triennale di Milano. Centrata sui quarant’anni di carriera dell’architetto, è stata intitolata Renzo Piano Building Workshop – Le città visibili. Piano, che è anche ambasciatore dell’UNESCO.

La Fondazione Renzo Piano

Nel 2004 a Genova viene costituita la Fondazione Renzo Piano, un ente no-profit dedicato alla promozione di diverse attività, tra cui la conservazione e valorizzazione dell’archivio dello Studio Renzo Piano, formazione e didattica rivolta ai giovani architetti, comprese borse di studio, pubblicazione di libri e promozione di mostre. La fondazione è finanziata da Renzo Piano e dal Renzo Piano Building Workshop, oltre che con i proventi dei diritti sull’uso del materiale degli archivi per mostre e pubblicazioni.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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