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Elezioni in Svezia, maggioranza di un soffio al Centrodestra

Risultato ancora provvisorio: quello definitivo arriverà a metà settimana. Boom dell'estrema destra, secondo partito al 20%

La Svezia al voto conferma i pronostici e assegna una maggioranza, sia pure risicatissima, ai conservatori a trazione di estrema destra. Ma i socialdemocratici della premier Andersson sono il primo partito.

Il partito più votato alle elezioni dell’11 settembre risulta quello dei socialdemocratici della premier in carica Magdalena Andersson. La maggioranza dei suffragi, però, va al Centrodestra con inclusa l’estrema destra: per soli 3 seggi. Si tratta di un risultato provvisorio: quello definitivo non sarà disponibile prima di mercoledì 14 settembre. Mancano infatti i risultati dei voti degli svedesi all’estero. Tuttavia lo smacco e la delusione è stata bruciante per il campo del Centrosinistra nel suo complesso.

Foto Ansa/Epa Ali Lorestani

È praticamente lo stesso risultato elettorale precedente ma a ruoli capovolti. Fin dalle prime battute dello spoglio appare chiaro che tra i vincitori c’è, a livello personale, la premier e leader dei socialdemocratici, Magdalena Andersson con oltre il 30% dei consensi per il suo partito. Ma lo sono soprattutto gli estremisti della destra: i Democratici Svedesi, guidati dal leader Jimmie Akesson, che con il 20,7% porta SD a essere il secondo partito del Paese. Per la coalizione rosso-verde sembra ripetersi la storia del 2018, fa notare online Michela Danieli sul Fatto Quotidiano, quando a fare l’equilibrista con un Governo di minoranza fu il premier Stefan Löfven.

Svezia, il dilemma energia

A destra, come da pronostici, i Democratici Svedesi di Akesson avrebbe superato di 1,7 punti i Moderaterna – moderati di Centrodestra – di Ulf Kristersson. È possibile che a breve nasca un nuovo Governo di colore opposto a quello del Centrosinistra, imperniato su questi due partiti. Il tema della sicurezza dal crimine e il fenomeno dell’immigrazione sono stati al centro della campagna elettorale fino agli ultimi duelli televisivi.

Foto Twitter @SBidimedia

Così come lo sono stati l’approvvigionamento e l’indipendenza energetica, all’insegna del protezionismo. E adesso sembra aver prevalso negli elettori una soluzione di destra: riaccendere le centrali nucleari. Ma al tempo stesso, anche una di sinistra: svincolare il mercato energetico nazionale da quello europeo. In questo modo garantendo alla Svezia elettricità a prezzo calmierato, e vendendo il surplus al prezzo di mercato.

Verdi, che delusione

Alle elezioni in Svezia crescono anche i Verdi ma di pochissimo rispetto alle aspettative. Dati per favoriti, ora si dubita che riusciranno a superare lo sbarramento del 4%. In calo anche i Cristianodemocratici e i Liberali. Delusione, infine, per il partito di sinistra di Nooshi Dadgostar. A oggi 12 settembre gli scrutatori hanno vagliato circa il 93% dei voti. Sulla base di questo risultato preliminare, la coalizione formata da Moderati di Centrodestra, Democratici Svedesi di estrema destra, Cristianodemocratici e Liberali raccoglie 176 seggi in Parlamento. Sul versante opposto i Socialdemocratici più il Partito di Sinistra, i Verdi e il Partito di Centro arrivano a quota 173.

Foto Ansa/Epa Fredrik Sandberg

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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