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Gas: Italia ed Europa verso il razionamento, si punta al price cap

Possibile lo stop totale del gas russo. Con i prezzi alle stelle la Ue fisserà un tetto massimo; presto riforma del mercato dell'elettricità

L’esplosione incontrollata dei prezzi del gas e dell’energia in Europa, mentre da 6 mesi infuria la guerra della Russia in Ucraina, induce adesso la Ue a una possibile intesa fra gli Stati membri. 

Nel Governo Draghi, che per primo lo aveva proposto, circola un cauto ottimismo sulla proposta di un price cap (limite di prezzo) comunitario al gas. Vale a dire un tetto massimo, oltre il quale tale prezzo non può salire. C’è infatti un’apertura in tal senso da parte della Germania: il fatto nuovo che si attendeva da tempo e che può sbloccare la situazione. Inoltre si sta cercando di convincere i partner europei a scollegare il prezzo dell’energia elettrica da quello del metano, come lo stesso Mario Draghi ha proposto. Il 9 settembre si svolgerà il Consiglio dei ministri dell’Energia dell’Unione europea. La situazione appare però tutt’altro che in discesa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiede agli Stati membri di prepararsi “a una potenziale interruzione totale del gas russo” e di “ridurre il consumo di gas del 15%“.

Foto Ansa/Epa Darek Delmanowicz

Gas ed energia elettrica

Tra le cancellerie europee starebbe emergendo in particolare una nuova convergenza sulla possibilità di introdurre un tetto temporaneo al prezzo del gas importato e usato nella produzione dell‘energia elettrica. Ma anche per arrivare più strutturalmente al disaccoppiamento (decoupling) del prezzo del gas da quello dell’energia sui mercati all’ingrosso. La presidenza di turno della Ue, che appartiene, per il semestre in corso, alla Repubblica Ceca, spinge in questo senso. Josef Sikela, ministro per l’Industria di Praga, ha caldeggiato una doppia soluzione. Da un lato con il tetto temporaneo ai prezzi del gas – il price cap – che farebbe anche scendere quello dell’energia. Dall’altro con il decoupling – il disaccoppiamento fra i prezzi di gas e di elettricità.

Tra i Paesi che si sono ‘convertiti’ al price cap del gas si registrano Austria e Belgio. La Germania chiede di agire in fretta, spingendo soprattutto per una riforma del mercato dell’energia. Berlino avrebbe aperto anche sul price cap. E gira voce con insistenza nelle capitali di una lettera inviata dal ministro dell’Economia tedesco ai ministeri dell’ambiente dei Paesi Ue nella quale si farebbe riferimento a queste iniziative. La Germania intanto ha raggiunto l’85% di stoccaggio. Da Parigi la premier francese Elisabeth Borne ha avvertito i suoi concittadini. Occorre prepararsi “al razionamento dell’elettricità alle imprese“.

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen

“Possibile stop totale del gas russo”

Ursula von der Leyen non rinuncia comunque a dettare il passo a livello europeo su gas ed energia. “L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico” ha detto la presidente della Commissione Ue. “Lo si era sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità“, ha annunciato dal Forum di Bled. È in quella circostanza che, il 29 agosto, ha parlato della “potenziale interruzione totale del gas russo“.

Foto Ansa/Epa Tolga Akmen

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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