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Ucraina, Di Maio a Irpin: “In Italia c’è chi ancora non crede a quello che è successo”

Il ministro degli Esteri vede Zelensky e Kuleba. La Russia bombarda i civili: strage alla stazione di Chaplyne

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è in Ucraina per incontrare il suo omologo, Dmytro Kuleba, e il presidente Zelensky. La Russia bombarda i civili: strage alla stazione di Chaplyne, nella regione di Dnipropetrovsk.

A oltre sei mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, le forze russe di occupazione proseguono gli attacchi ma il fronte della guerra, a Sud e nel Donbass, a Est, sembra essere in stallo. Gli ucraini si stanno riorganizzando, fino a portare la guerra sul suolo del nemico. Si sono intensificati gli attacchi con i droni da parte di Kiev in Crimea, ad esempio. E lo scorso 20 agosto è stata uccisa in un attentato vicino Mosca Darya Dugina, figlia dell’ideologo putiniano Aleksandr Dugin.

Foto Ansa/Alessandro Di Meo

Decine di morti e feriti

Ma oggi 25 agosto si registra una nuova strage operata dai russi: vittime cittadini ucraini. Almeno 22 persone, tra cui un ragazzo di 11 anni, sono morte e altre 50 sono rimaste ferite in un attacco missilistico sferrato dalle truppe di Mosca sulla stazione ferroviaria di Chaplyne, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. “Risponderemo presto e in maniera dura al raid russo“, annuncia Kiev. Gli attacchi dell’esercito di Putin si sono concentrati anche nel Donetsk, provocando la morte di diversi civili.

Gli effetti dell’attacco missilistico russo a Chaplyne, Ucraina. Foto Twitter @ilario82

In queste stesse ore Luigi Di Maio sta visitando Irpin, la città martire non lontana da Kiev. E a chi gli chiede se con il prossimo Governo cambierà l’atteggiamento dell’Italia, risponde: “Dobbiamo augurarci che non cambi niente. E che si continui a sostenere con tutte le forze possibili questo Paese perché l’Ucraina è la frontiera dell’Europa” dice Di Maio. “L’Ucraina non sta difendendo solo se stessa“. “Qui ad Irpin c’è una città distrutta, rasa al suolo, e in Italia c’è ancora chi nega i fatti che sono avvenuti a opera delle truppe russe, a opera di Putin“, aggiunge il titolare della Farnesina.

Irpin, Ucraina. Foto Ansa/Epa Sergey Dolzhenko

Le forze armate ucraine hanno respinto, intanto, gli ultimi attacchi delle forze russe nella regione di Donetsk. Lo sostiene un resoconto fornito dallo Stato Maggiore ucraino. Nella notte l’intero territorio del Paese è stato interessato da allarmi aerei e massicci attacchi missilistici russi. Esplosioni si sono udite nella notte nella regione della capitale Kiev. Lo ha reso noto il governatore, Oleksiy Kuleba, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Le esplosioni provenivano dal distretto di Vyshhorodskyi. I servizi di emergenza sono al lavoro sul posto. Non si hanno per il momento notizie di vittime e feriti.

Ucraina, la centrale nucleare

All’indomani del Giorno dell’Indipendenza ucraina, la tensione resta alta anche e soprattutto attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo il presidente dell’Agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, la Russia ha messo a punto un piano dettagliato per scollegare la centrale dalla rete elettrica ucraina. In questo modo, secondo gli ucraini, si rischierebbe un guasto catastrofico ai sistemi di raffreddamento del più grande impianto nucleare d’Europa. L’Occidente chiede a Mosca di smilitarizzare il sito. Il pericolo di un incidente nucleare devastante per tutto il continente è grande.

Una foto di Maxar Technologies della struttura della centrale nucleare di Zaporizhzhia a Enerhodar, Ucraina, il 19 agosto 2022. Non sono stati osservati segni significativi di recenti bombardamenti o danni all’interno o intorno alla centrale nucleare

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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