Una nuova ondata di caldo caratterizzerà il meteo di questa prima settimana di agosto. L’anticiclone africano, Lucifero, si affermerà con sempre più vigore sul nostro Paese.

Benché abbia cominciato a fare più caldo già da questo lunedì 1 agosto, le temperature saliranno ma non eccessivamente. Soffieranno infatti venti settentrionali che limiteranno il drastico aumento delle temperature. Un’escalation del meteo che comincerà a prendere forma da mercoledì 3 agosto. E che culminerà nei giorni tra giovedì 5 e domenica 7 agosto. Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.ilmeteo.it avverte che i prossimi 7 giorni trascorreranno con condizioni di bel tempo su quasi tutte le regioni.

Foto Ansa/Coldiretti

Il sole sarà quindi prevalente un po’ ovunque. Soltanto sulle Alpi del Triveneto, specie sui settori di confine, potranno verificarsi, dal tardo pomeriggio, occasionali brevi rovesci. Ma anche bruschi e rapidi temporali dovuti all’eccesso di calore. L’avanzata dell’anticiclone africano sarà graduale, infatti raggiungerà per primo le regioni centrali, quindi quelle settentrionali e infine le meridionali. Così facendo il meteo porterà subito temperature roventi al Centro con 35-36 gradi subito attesi a Firenze, Roma e Terni.

Meteo, il super caldo

Successivamente questa misura si raggiungerà anche al Nord come a Milano, Bologna, Mantova, Padova. Da metà settimana in poi si avrà un ulteriore aumento termico, per quanto riguarda il meteo. Ed ecco quindi arrivare i 38 gradi a Firenze, Roma, Bologna, Milano, Padova, 39 gradi a Pavia e Terni, e anche 40 gradi sulle zone interne della Sardegna. Soltanto al Sud i valori, pur essendo piuttosto caldi, raramente raggiungeranno questa soglia, se non soltanto nelle zone interne della Sicilia (come a Catenanuova, in provincia di Enna). Questa nuova ed ennesima fiammata africana potrebbe mitigarsi soltanto nel weekend quando l’anticiclone africano potrebbe subire un nuovo attacco dal Nord Europa.

Il Po in secca a Ficarolo (Rovigo). Foto Ansa/Riccardo Dalle Luche

I problemi del meteo e dell’eccesso di caldo portano con sé anche quelli della siccità. Anbi (l’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari) e la Coldiretti hanno lanciato un piano di invasi e laghetti. Prevede la realizzazione di 10mila invasi, medio piccoli e multifunzionali, entro il 2030. In particolare si tratterebbe di 223 progetti già cantierabili per un investimento di 3 miliardi di euro. E per un aumento “di quasi 435mila ettari nelle superfici irrigabili in tutta Italia“.

I nuovi invasi

Stando alle stime, i nuovi bacini produrrebbero un incremento, come riporta il Fatto Quotidiano, di oltre il 60% dell’attuale capacità complessiva dei 114 serbatoi esistenti e pari a poco più di un miliardo di metri cubi. In questo modo contribuendo ad aumentare, in maniera significativa, “la percentuale dell’11% di quantità di pioggia attualmente trattenuta al suolo”. Il tutto per contrastare le condizioni meteo sempre più sfavorevoli. La maggior parte dei progetti cantierabili interessa l’Emilia-Romagna, seguita dalla Toscana e dal Veneto. Al Sud, invece, il numero di progetti più alto riguarda la Calabria.

Milano, prati secchi a causa della siccità. Foto Ansa/Matteo Corner

Meteo e vendemmia

Im questo contesto meteo è cominciata oggi 1 agosto la vendemmia 2022. Lo certifica Coldiretti. Primissimi raccolti in Sicilia e anche in Franciacorta (Lombardia). Per Coldiretti la vendemmia è cominciata “con almeno sette giorni di anticipo rispetto allo scorso anno“. Siccità e caldo torrido oltre i 40 gradi hanno tagliato la produzione vitivinicola del 10% a livello nazionale. I vigneti sono messi a dura prova anche da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte. Tutte circostanze che non hanno consentito ai grappoli di prendere un po’ di respiro climatico con il tradizionale sbalzo termico.