Foto Twitter @NASA
Samantha Cristoforetti, l’astronauta simbolo del nostro Paese, si aggiudica il record della prima donna europea uscita fra le stelle per un’attività extra-veicolare nello Spazio.
Indossa la tuta russa Orlan contrassegnata da strisce azzurre, mentre la tuta del collega russo Oleg Artemyev ha le strisce rosse che contraddistinguono il leader dell’attività extraveicolare (Eva). Con oltre 50 minuti di ritardo, l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è uscita per prima dal modulo russo Poisk della Stazione Spaziale, seguita da Artemyev, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.
Foto Twitter @NASA
“Ancora una volta Samantha è un’apripista“, dice a Enrica Battifoglia dell’Ansa l’astronauta Luca Parmitano. Anche lui, come Samantha Cristoforetti, fa parte dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). “La ringrazio – aggiunge – per il suo ruolo nel dimostrate a tutti, donne e uomini, che cosa sono determinazione e l’impegno nel raggiungere un obiettivo“. AstroSamantha è in queste ore al lavoro per rilasciare dieci nanosatelliti.
Dopo essersi assicurata alla Stazione Spaziale, Cristoforetti ha installato una telecamera e quindi, con il collega Artemyev ha iniziato a lavorare alle operazioni per il rilascio dei dieci nanosatelliti. Questo è il primo compito nel lungo programma di lavoro dei due astronauti. In una passeggiata spaziale che dovrebbe durare almeno sei ore e mezzo. Quella di Cristoforetti e Artemyev è un’attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
Tutte le attività riguardano infatti strutture che si trovano nella parte russa della Iss. In particolare il Braccio Robotico Europeo (Era) al quale i due astronauti dovranno lavorare si trova sul modulo russo Nauka. Sono previste inoltre le operazioni nella camera di compensazione del modulo russo Nauka (o Mlm, Multipurpose Laboratory Module), agganciato alla Stazione Spaziale nel luglio 2021 per servire sia come laboratorio sia come punto di attracco delle navette.
Foto Twitter @Space_Station
Parmitano segue ogni momento delle operazioni dal centro di controllo della NASA a Houston. “È un’attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale” spiega Parmitano. E che vede la partecipazione di un’astronauta dell’Esa perché uno degli obiettivi è il completamento della procedura per l’attivazione del Braccio Robotico Europeo (Era) agganciato al modulo russo Nauka. “Per questo motivo abbiamo progettato l’attività extra-veicolare di Samantha Cristoforetti fin dall’inizio con un astronauta russo e con la tuta russa Orlan.” “Si tratta quindi – conclude Parmitano – di un’attività congiunta russa ed europea“.
Oleg Artemyev e Samantha Cristoforetti
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