Covid, calano i contagi. Oltre 170mila vittime da inizio pandemia

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Continua a calare il Covid in Italia. Negli ultimi giorni l’ondata estiva della pandemia sta rallentando. Tuttavia nel nostro Paese si è superata la soglia delle 170mila vittime da due anni a questa parte. E riaprono gli hub vaccinali per la quarta dose a fragili e over 60. 

Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 31.204 nuovi contagi da Coronavirus. Si conferma in calo, dunque, il Covid. La scorsa settimana si è probabilmente scavallato il picco della curva epidemica. Il 17 luglio i contagi sono stati 67.817. Una settimana fa, lunedì scorso 11 luglio, erano stati ‘appena’ 37.756. Oggi 18 luglio risultano inferiori al livello di 7 giorni fa.

Foto Ansa/Angelo Carconi

I tamponi effettuati sono stati, però, oggi, 135.642 (ieri 297.754). Con un tasso di positività che sale lievemente dal 22,8% al 23%. I decessi delle ultime 24 ore sono 112 (ieri 79) per un totale di 170.037 vittime dall’inizio della pandemia. In aumento le terapie intensive, 14 in più (ieri -2). In tutto sono 417 i posti letto occupati dal pazienti Covid. Continua a crescere anche il numero dei ricoveri ordinari. Si tratta di 272 in più (ieri +142) per un totale di 10.848.

Le regioni con più casi Covid

I dati emergono dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. La regione con più casi Covid odierni è l’Emilia Romagna con 4.175 contagi, seguita da Lazio (+3.708), Lombardia (+3.262), Campania (+3.060) e Sicilia (+2.678). I casi complessivi dall’inizio della pandemia sono 20.177.910. I dimessi e/o guariti delle ultime 24 ore sono 42.594 (ieri +52.417) per un totale che sale a 18.553.478 dall’inizio della pandemia. Gli attualmente positivi scendono di 10.655 unità (ieri +16.500) e sono in tutto 1.454.395. Di questi 1.443.130 sono in isolamento domiciliare.

Alla stazione Termini di Roma ha riaperto lo hub vaccinale per la quarta dose alle persone fragili e agli over 60. Foto Ansa/Luciano del Castillo

La percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area non critica che i pazienti Covid stanno occupando è stabile al 16% nell’arco di 24 ore. Ma in 7 regioni supera il 20%. Si tratta di Umbria (42%), Calabria (32%), Sicilia (28%), Basilicata (27%), Liguria (25%), Valle d’Aosta (24%) e Friuli Venezia Giulia (21%). È stabile, invece, al 4% in Italia la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid. I dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) si riferiscono al 13 luglio, ma sono stati pubblicati oggi 8 luglio.

Covid, posti letto occupati

Nel dettaglio, in base al monitoraggio, la percentuale di posti letto nei reparti di area medica (o non critica), nell’arco di 24 ore cresce in 6 regioni. Ovvero Basilicata (27%), Friuli Venezia Giulia (21%), Liguria (25%), Lombardia (15%), Pa Trento (18%), Puglia (19%). Cala in Campania (17%) e Molise (11%) . Resta stabile in 13 regioni. Ossia Abruzzo (al 19%), Calabria (32%), Emilia Romagna (17%), Lazio (16%), Marche (18%), Pa Bolzano (20%), Piemonte (8%), Sardegna (11%), Sicilia (28%), Toscana (15%), Umbria (42%), Valle d’Aosta (24%), Veneto (12%).

Il ministro della Salute, Roberto Speranza. Foto Ansa/Massimo Percossi

L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti Covid cala in 6 regioni: Emilia Romagna (5%), Marche (2%), Pa Trento (2%), Sicilia (6%), Toscana (5%), Valle d’Aosta (0%). Cresce in 5: Calabria (9%), Friuli Venezia Giulia (3%), Pa Bolzano (3%), Sardegna (5%), Umbria (10%). È stabile in 9 regioni o province autonome: Abruzzo (al 2%), Campania (6%), Lazio (8%), Liguria (6%), Lombardia (2%), Molise (5%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Veneto (3%). In Basilicata (0%) la variazione non è disponibile. Sul fronte vaccino, intanto, si accelera per la quarta dose agli over 60, oltreché ai fragili.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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