A Varsavia profughi dall'Ucraina, molti dei quali sono donne. Foto Twitter @DavidHarrisAJC
Molte donne ucraine in fuga dalla guerra rischiano di cadere nell’incubo della prostituzione. A lanciare l’allarme è il cardinale Michael Czerny, inviato di Papa Francesco in Polonia e nell’ovest dell’Ucraina assieme all’Elemosiniere, cardinale Konrad Krajewski.
Dopo quasi venti giorni di guerra in Ucraina le persone scappate da città, paesi e campagne di un territorio vasto come due volte l’Italia si calcolano ormai in 2,6 milioni. Si tratta in gran parte di donne di tutte le età e bambini. I loro uomini – mariti, fidanzati, compagni – sono per lo più rimasti in Ucraina e vanno a combattere contro i russi. A bordo di treni e auto, e a piedi, le persone giungono soprattutto alle frontiere della Polonia, ma anche della Romania, della Moldavia, della Romania, della Slovacchia e dell’Ungheria. Secondo cifre accreditate dalle Nazioni Unite la sola Polonia avrebbe già accolto oltre un milione di profughi rifugiati.
Ucraina, persone in fuga su un treno da Poltava a Leopoli per 17 ore nella notte. Foto Twitter @ua_parliament
In questo contesto arriva il grido d’allarme del cardinale Michael Czerny. Alcuni “trafficanti di esseri umani” hanno approfittato della guerra per tentare di rapire donne ucraine e destinarle a fare le prostitute nel Nord Europa, denuncia il porporato. Czerny ha riferito alla rivista dei gesuiti statunitensi (America Magazine) che al suo ritorno a Roma, venerdì scorso 11 marzo, “ha ricevuto informazioni” molto gravi.
Ovvero “che i trafficanti stavano tentando di rapire profughi ucraini in Polonia e di portare le donne ucraine nelle reti di prostituzione in Germania, Paesi Bassi e Danimarca“. Canadese ma nato a Brno, nell’attuale Repubblica ceca, Michael Czerny ha 75 anni. È prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale istituito in Vaticano da Papa Francesco. In Ucraina in questi giorni è andato a portare aiuti umanitari e a rendersi conto di persona della situazione anche il cardinale Elemosiniere del Papa, Konrad Krajewski.
Il cardinale Czerny in un centro profughi in Ungheria. Foto Twitter @jesuitczerny
“All’inizio di questa settimana – ha detto ancora alla rivista dei gesuiti statunitensi il cardinale Czerny – c’è stato un tentativo di attirare donne ucraine su due autobus“. Veicoli che le avrebbero portate da Medyka, al confine polacco con l’Ucraina, alla Danimarca. “Ma alcune connazionali che già vivevano in Polonia sono riuscite a bloccare quel tentativo” ha spiegato l’inviato di Papa Francesco. “I trafficanti sono quindi rapidamente scomparsi” ha concluso.
Da Papa Francesco l’appello contro la guerra: “In nome di Dio fermate questo massacro”
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