Photo Credits: Teresa Comberiati
Crazy for football – Matti per il Calcio è un film tratto da una storia vera, presentato ieri 19 ottobre durante la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il film verrà trasmesso in tv il prossimo primo novembre con protagonista Sergio Castellitto al fianco di: Antonia Truppo, Massimo Ghini, Cecilia Dazzi, Max Tortora, Lele Vannoli e Angela Fontana. La storia realmente vissuta da Santo Rullo, psichiatra e ideatore della Nazionale Italiana di Calcio a cinque formata da giocatori affetti da problemi di salute mentale; vede la sua vita dedita al reinserimento dei suoi pazienti che, grazie al gioco diventano i protagonisti di un sogno.
Photo Credits: Teresa Comberiati
Il racconto; co-prodotto da Rai Fiction e Mad Entertainment presentato per la prima volta nel pieno della manifestazione capitolina, è basato dall’omonimo documentario – già vincitore del David di Donatello del 2017 – firmato sempre da Volfango De Biasi. Il regista romano torna ad approfondire un tema a lui molto caro e ne crea una nuova interpretazione per il piccolo schermo. La figura del medico italiano e la sua opera da professionista vedranno alternarsi momenti commediali e drammatici seguendo un flusso narrativo dai toni mai distanti dal garbato.
In un passaggio della conferenza stampa, il regista De Biasi torna a parlare del suo documentario e di come lo abbia rielaborato in film. Ne ha tracciato una funzione altrettanto molto importante; un aspetto interessante che dovrebbe toccare le corde più profonde dello spettatore: “Il documentario che nel 2017 si è guadagnato il David di Donatello, oggi diventa un film con una funzione importante. Credo di aver raccontato un aspetto del sociale con la ‘leggerezza’ che il tema del disagio mentale merita perché deve produrre, negli spettatori, empatia verso questo tipo di problemi e non pietismo”.
Photo Credits: Teresa Comberiati
Nella cornice festivaliana dell’Auditorium Parco della Musica, ciò che presto verrà trasmesso in tv ha avuto modo di esser discusso durante la conferenza stampa insieme al regista De Biasi. Il cineasta non ha nascosto la difficoltà che ha fronteggiato durante la formazione del cast. “Quando ho pensato di realizzare questo film; la tentazione di lavorare direttamente con i pazienti è stata forte, ma ho realizzato che non sarebbe stato semplice perché sono persone che assumono psicofarmaci”. Difatti, trovare dieci ragazzi che dovevano ‘fare i matti’ e ‘giocare a pallone’ come accade nella vita vera della squadra – spiega il regista – non è stato semplice.
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