Si contano almeno 6 vittime e 202 feriti. Questo il primo bilancio del sisma di magnitudo 7.0 registrato nel pomeriggio di venerdì 30 ottobre nel Mar Egeo. Il terremoto ha colpito sia la Turchia che la Grecia. Lo ha riferito la protezione civile di Ankara (Afad), aggiungendo che le attività di ricerca e soccorso proseguono in 12 edifici crollati, dove potrebbero esserci dei dispersi.

Diversi edifici sono infatti crollati a Smirne, sulla costa egea della Turchia, a seguito del forte terremoto di magnitudo 7.0. La popolazione ha avvertito le scosse in diverse province turche, compresa quella di Istanbul. Lo riferisce la Cnn turca che ha mostrato le immagini delle macerie. Sul posto sono giunti diversi mezzi di soccorso e dei vigili del fuoco. Un numero imprecisato di persone si trova sotto le macerie, secondo quanto ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e dell’Urbanizzazione di Ankara, Murat Kurum. L’esponente del governo si sta recando sul posto. Diverse squadre sono impegnate nelle attività di ricerca e soccorso.

Ma c’è di più perché la potenza del terremoto ha scatenato un mini-tsunami. Onde di circa un metro si sono abbattute sulla provincia costiera turca a seguito del sisma. “Siamo accanto ai nostri cittadini colpiti dal terremoto con tutti i mezzi del nostro stato. Abbiamo avviato le necessarie attività nella regione con tutte le istituzioni e i ministeri interessati”, ha scritto su Twitter il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

La scossa di terremoto ha avuto ripercussioni anche in Grecia, come detto. Ha fatto crollare la parte anteriore della chiesa della Panagia Theotokou a Karlovassi, una delle località turistiche di Samos. A Vathi, un altro centro isolano, sono crollate delle case disabitate. Secondo il sito Cnn.gr (che pubblica una foto della chiesa colpita), gli abitanti dell’isola si sono riversati in strada in preda al panico. La scossa è stata avvertita anche ad Atene, la capitale del Paese ellenico.