Riparte la scuola, lunedì 14 settembre. Ma molte cose cambiano nell’era del Covid, dopo sei mesi di chiusura degli istituti d’istruzione. Cambiano anche, e soprattutto, per gli studenti. Bambini e ragazzi devono, fra le altre cose, imparare a fare uno zaino ad hoc. Adatto, cioè, alle esigenze della sicurezza sanitaria.
Una volta gli elenchi da spuntare iniziavano con cartella, diario, quaderni, merenda. Ora tutto cambia: “Niente zaino per il primo giorno, – raccomanda una docente che coordina il rientro post-Covid di una scuola secondaria di Roma, interpellata dall’Ansa. – Meglio un sacchetto sportivo di plastica, a tracolla, che si può facilmente sanificare una volta tornati a casa. Niente libri per ora ma diario, quaderno e mascherine chirurgiche insieme a sacchetti ermetici dove riporle.”
Ci vorranno poi “gel disinfettante per le mani e una merenda perché non ci si potrà rifornire alle macchinette. Chi possiede un tablet può scaricare fin da ora i libri di testo in formato digitale”. Ma nei giorni successivi al posto del sacchetto lo zaino, anche quello da sanificare periodicamente, e poi gel a portata di mano, mascherine chirurgiche, borraccia. I libri di carta saranno presto sostituiti da versioni elettroniche? La pandemia ha dato una evidente spinta verso l’uso della tecnologia e dopo il rodaggio della didattica a distanza della scorsa primavera l’interesse per i tablet è in aumento, mentre quello per matite e blocchi per scrivere in calo.
Le scuole stanno cambiando, dunque. Ma le famiglie italiane hanno preparato i figli al rientro in classe non senza preoccupazioni. Una nuova indagine condotta da YouGov per Amazon Italia segnala come il 46% delle famiglie dichiara che la situazione finanziaria sia peggiorata. E il 61% è preoccupato per le spese che deve affrontare per la scuola dei figli. Il nuovo trend hi-tech è però in corso, attesta una ricerca Deloitte condotta sbirciando i social più frequentati dalle generazione Z e dai Millennials (Snapchat, Pinterest, Instagram, Tik tok, Facebook). A fronte di un calo di interesse del 10% verso vestiti e accessori per i ragazzi e del 13% nei confronti di zaini e quaderni, si assiste ad un incremento del 38% dell’interesse per computer, tablet e gadegt elettronici utili per lo studio.
foto Pixabay, Alexandra Koch
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