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Spezia in serie A per la prima volta: la città ligure in delirio

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Lo Spezia sale in serie A per la prima volta nella sua storia. Una vicenda sportiva lunga 114 anni di vita che ha raggiunto il culmine la sera del 20 agosto. Sono stati 90′ di sofferenza per la squadra allenata da Italiano, contro il Frosinone di Alessandro Nesta.

All’andata avevano vinto i liguri 1-0, con un’impresa che ha acceso l’entusiasmo di tutta la città. Al ritorno, il Frosinone ha messo sotto lo Spezia nel suo stadio vuoto (ma fuori erano in 1.500, accalcati e con poche mascherine, a tifare).

È finita 1-0 per i ciocari, ma il gol di Rohden al 16′ della ripresa non è bastato: sale lo Spezia, grazie alla miglior classifica della stagione regolare. La formazione del presidente Volpi, patron anche della Pro Recco di pallanuoto, ha controllato il Frosinone nel primo tempo, subendone il possesso palla.

Le migliori occasioni sono capitate agli ospiti con Beghetto (palo al 12′) e Rohden, parato da Scuffet al 39′. Poi nella ripresa si è presentato con maggior intraprendenza, e dopo aver sfiorato il vantaggio ha subito su un rilancio del portiere l’inserimento con tiro vincente del centrocampista svedese.

Poi sono stati 30 minuti di sofferenza. Con 6′ di recupero thrilling. E lo Spezia che si unisce a Benevento e Crotone nel gruppo delle promosse. “Abbiamo fatto un grande calcio durante la stagione, stasera eravamo troppo tesi per giocare bene”, le parole del capitano Terzi. Mentre fuori i tifosi delle “Aquile” accendevano fuochi d’artificio e sul campo i giocatori esultavano con gavettoni lanciati al loro allenatore.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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