Oggi 20 giugno 2020 è il giorno del solstizio d’estate. Si tratta cioè della giornata composta dal maggiore numero di ore in cui brilla il sole e c’è luce. Il giorno che dà il formale avvio all’estate ma che non cade sempre allo stesso modo: a volte è il 21 giugno, ad esempio, e non il 20 come questa volta.

La parola “solstizio”

Come spiega Liberiamo.it, la parola solstizio deriva dal latino solstĭtĭum, composto da sōl (sole) e sistĕre (fermarsi). Il termine indica, in astronomia, il momento in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima.

La giornata più lunga

Oggi sabato 20 giugno è quindi la giornata di più “lunga” luce dell’anno: durerà 15 ore e 15 minuti. A dare un saluto speciale all’estate anche un’eclissi anulare di sole, attesa a poche ore dal solstizio e visibile soprattutto da Roma in giù. Il solstizio, infatti, tecnicamente è un momento specifico, non un intero giorno: per la precisione si compirà alle 23.43 di questa sera.

Feste antiche e celebrazioni

A seconda delle stagioni abbiamo il solstizio d’estate o quello d’inverno. Il fenomeno del solstizio è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto al piano dell’orbita terrestre e può variare. Il solstizio d’estate, spiega Liberiamo.it, è sempre stato nella storia occasione di feste, come i Litha nel neopaganesimo o la natività cristiana di Giovanni Battista, cosiddetta “Notte di San Giovanni” o “Notte di mezza estate”. Talvolta nelle zone di cultura celtico-germanica la “Festa del sole di mezza estate” era associata anche alla celebrazione della mascolinità e della sua funzione sociale.

Solstizi ed equinozi

Estate e inverno iniziano nel giorno del solstizio, dunque, quando le ore di luce sono al loro massimo (solstizio d’estate) o al loro minimo (solstizio d’inverno). L’equinozio – dal latino aequinoctium, composto di aequus “uguale” e nox, noctis “notte” -, invece, determina l’inizio dell’autunno e della primavera. In questi casi il giorno e la notte hanno la stessa durata. Equinozi e solstizi sono utilizzati per determinare il cambiamento delle stagioni. Le stagioni meteorologiche sono però sfasate, di una ventina di giorni circa, rispetto all’effettivo momento degli equinozi e dei solstizi. Ciò significa che, rispetto a oggi 20 giugno, l’estate, da un punto di vista meteorologico, è già cominciata da qualche settimana.