Covid, mascherine di nuova generazione: biodegradabili e trasparenti

Share

In tempi di accresciuta sensibilità ai problemi dell’ambiente non potevano mancare la mascherine anti virus biodegradabili. Sarà infatti presto in produzione, su scala industriale, la prima tipologia di mascherina chirurgica completamente trasparente, resistente, protettiva. E porosa come una normale mascherina per operatori sanitari. In più amica dell’ambiente perché biodegradabile.

Gettate per strada: grave errore

Così si potrà evitare il sempre più frequente abbandono di mascherine nell’ambiente, ad esempio sui marciapiedi. Un fenomeno grave: le mascherine non sono biodegradabili e inquinano, vanno gettate nella raccolta indifferenziata.

Perché è trasparente?

Il nuovo tipo di maschera amica dell’ambiente si chiama HelloMask. L’hanno progettata gli scienziati del Politecnico di Zurigo “EPFL” insieme con l’EssentialTech Center. L’idea della mascherina trasparente è nata dall’epidemia di Ebola in Africa, quando gli operatori sanitari completamente coperti si attaccavano una propria foto sulle tute protettive per farsi riconoscere da colleghi e pazienti.

Come e più delle “chirurgiche”

La trasparenza migliorerà la comunicazione e il rapporto umano, ad esempio tra colui che si prende cura degli anziani e gli anziani stessi. Ma anche fra i bambini e gli adulti. HelloMask è identica alle mascherine chirurgiche per grado di protezione e porosità, quindi blocca le particelle virali pur consentendo al tempo stesso una buona respirazione. In più HelloMask è eco-friendly, cioè rispetta la natura, perché è fatta di materiale biodegradabile.

Un’azienda ad hoc

Secondo una nota del politecnico di Zurigo, gli scienziati hanno creato una start up ad hoc per le mascherine trasparenti, HMCARE, ed hanno già raccolto i fondi per lo sviluppo del processo di produzione industriale.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

Leave a Comment

Recent Posts

Seno abbondante, i tagli abito che lo valorizzano senza sembrare mai volgare

Nel mondo della moda femminile, sapersi vestire valorizzando una silhouette con seno abbondante è una…

18 ore ago

Trentino Alto Adige da sogno: il borgo che rende i mercatini di Natale indimenticabili

Con l’arrivo del mese di dicembre, il Trentino-Alto Adige si trasforma in un vero e…

24 ore ago

Oroscopo 4 dicembre: un segno troverà l’amore della sua vita, un altro piangerà

Dicembre 2025 scuote questi due segni zodicali: relazioni, chiarezza e scelte che non si possono…

1 giorno ago

Europa low budget: 12 mete perfette per un weekend bello, economico e sempre accessibile

Le migliori 12 mete europee per un weekend economico anche in inverno: città affascinanti, voli…

2 giorni ago

Come far durare il profumo tutto il giorno: i punti strategici da conoscere

Scopri come scegliere la concentrazione ideale, applicare la fragranza nei punti giusti e adottare strategie…

2 giorni ago

Rossella Erra vuota il sacco su Selvaggia Lucarelli e Barbara D’Urso: è successo lontano dalle telecamere

Cosa è successo tra Selvaggia Lucarelli e Barbara D'Urso a Ballando con le Stelle? Parla…

2 giorni ago