La rabbia esplosa negli Stati Uniti in seguito alla morte dell’afroamericano George Floyd per mano della polizia, il 25 maggio, continua a dar vita a manifestazioni non violente per chiedere giustizia ma ha anche effetti devastanti. Si contano infatti a decine nelle maggiori metropoli gli atti di vandalismo ai danni di centri commerciali, negozi, ristoranti, edifici.

Vittima di uno di questi atti di vandalismo è stato il locale del celebre chef Joe Bastianich. Alcuni manifestanti hanno preso d’assalto il suo ristorante in Melrose Avenue a Los Angeles nella notte tra sabato 30 e domenica 31 magio. Il locale di Bastianich, La Pizzeria Mozza e di Chi Spacca (due parti diverse dello stesso ristorante), è stato quasi distrutto.

Hanno spaccato il vetro e gettato benzina per bruciare gli interni, un disastro – ha raccontato lo stesso chef italo-americano ex giudice di Masterchef Italia -. Hanno rubato il vino e gli incassi”. “Tutti hanno il diritto di protestare e anche di agire per essere ascoltati – ha aggiunto – mi spiace però che una minoranza di persone sfrutti questi momenti per rubare o spaccare”. Bastianich ha però le idee molto chiare sulla protesta, nonostante il disagio ricevuto.

“Siamo indignati – dice -, questo Paese non può avere futuro se non risolve questa ferita razziale. Se il costo per dare giustizia a Floyd è un ristorante bruciato, lo sopporto. L’importante è non stare in silenzio”. Il ristorante dello chef ex volto di Masterchef stava peraltro per riaprire dopo due mesi di emergenza coronavirus: ora, prima di tornare all’attività, si dovrà ricostruire tutto.