“A fine settimana il Consiglio dei ministri farà le sue valutazioni in base al numero dei contagi. E per lo sblocco della mobilità tra Regioni, faremo le nostre valutazioni. Non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve”. Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, in un’intervista alla Stampa oggi 25 maggio. Boccia stigmatizza gli assembramenti, avvenuti in alcune città e litorali, nel corso del primo fine settimana di libertà dopo la fine della quarantena.
“Non siamo sorpresi per quel è accaduto in questo fine settimana – dice Boccia alla Stampa -. Ma se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19. Dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani”.
“La maggioranza dei cittadini – osserva Boccia – rispetta le regole ed è indignata per i comportamenti di poche persone. Sinora abbiamo usato il metodo del bastone e della carota: sembra aver funzionato”. E gli assistenti civici, aggiunge, saranno “migliaia di persone in strada per ricordare a tutti le regole della nostra convivenza”.
Quello della movida – ossia del movimento che si crea attorno a bar, pub e locali per aperitivi e party – resta un problema da gestire. Casi del genere si sono verificati nel weekend in centro storico a Rimini. “È un problema che affronteremo a brevissimo, nella prossima riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza” ha detto all’edizione locale del Resto del Carlino Jamil Sadegholvaad, assessore comunale alla Sicurezza. Tra le misure al vaglio dell’amministrazione la chiusura anticipata dei locali.
“Ridurre l’affluenza di pubblico è una misura difficilmente attuabile – spiega -. Crediamo che l’unica soluzione sia far chiudere anticipatamente, alla sera, i locali della zona della Vecchia pescheria”. In Toscana, invece, il weekend è stato “nel complesso tranquillo”, ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi, a Uno mattina su Rai Uno. Con “episodi di movida, qualche situazione di assembramento sulla costa e nelle città d’arte”. Ma “i comportamenti sono generalmente appropriati, le spiagge non erano affatto affollate, mi sembra che ai cittadini ci sia poco da rimproverare”.
Sul possibile protrarsi dei limiti agli spostamenti fra regioni è intervenuto il governatore ligure, Giovanni Toti. “La chiusura dei confini delle Regioni ancora a lungo è una cosa improponibile e impensabile – ha detto a Mi manda Rai Tre -. Vuol dire uccidere il Paese e uccidere la libertà, spostarsi sul territorio nazionale è un diritto costituzionale che si può comprimere in casi di assoluta emergenza e per un periodo limitato di tempo”. “Il turismo vale tra il 10 e il 15% del Pil nazionale, sarà già un’estate complessa, cerchiamo di non renderla peggiore di quella che potrebbe essere”.
Il ministro Francesco Boccia
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