Continua il progetto di Mattel volto all’inclusività e alla diversità. Dopo il Ken con i capelli lunghi e la Barbie in carrozzina, arriva la nuova bambola con la vitiligine.
E’ necessario che i bambini, fin dai primi anni di vita, imparino a considerare e ad accettare che non tutti abbiano la stessa fisionomia e che i corpi degli essere umani siano tutti diversi gli uni dagli altri per forma, colore e dimensione.
Il progetto a cui lavora Mattel, da qualche tempo ormai, intende proprio fornire una proposta di egualità e normalità. Questo processo segna una svolta importante nel mondo della bambola più amata di tutti i tempi.
L’immagine della donna perfetta, bionda o mora che sia, ma magrissima, con il make up perfetto che gira in Maggiolone sta lentamente sbiadendo, per lasciare il posto a quello che potremmo definire un entropia eterogenea di generi, colori e corpi.
L’ultima arrivata in casa Mattel è la Barbie Vitiligo. La vitiligine è una malattia cronica della pelle che prevede la comparsa sulla cute di chiazze pigmentate.
La bambola proposta è di colore e porta orgogliosamente sulla pelle del viso quelle che sono delle macchie considerate -purtroppo- ancora un’anomalia. In questo modo, quelli che saranno gli adulti di domani impareranno a familiarizzare con ciò che all’apparenza che può sembrare “diverso”; mentre altri potranno invece riconoscersi in qualcosa e sentirsi inclusi, senza dover sopportare e soffrire il peso del becero pregiudizio.
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