“Oggi si volta pagina nella vita del Csm”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al plenum del Csm, stamani 21 giugno. “Il saluto e gli auguri – ha evidenziato il capo dello Stato – sono accompagnati da grande preoccupazione. Quel che è emerso, da un’inchiesta in corso, ha disvelato un quadro sconcertante e inaccettabile“.

Il riferimento è all’inchiesta che ha coinvolto l’ex presidente dell’associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, alcuni giudici e lo stesso ex ministro del Governo Renzi, Luca Lotti. Tutti accusati, in sostanza, di avere architettato un sistema di promozioni di candidati fidati alle più alte cariche togate.

Quanto avvenuto – ha sottolineato Sergio Mattarella – ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l’autorevolezza non soltanto di questo Consiglio. Ma anche il prestigio e l’autorevolezza dell’intero Ordine Giudiziario. La cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica”.

“La reazione del Consiglio ha rappresentato il primo passo per il recupero della autorevolezza e della credibilità cui ho fatto cenno – ha proseguito il presidente della Repubblica -. E che occorre sapere restituire alla Magistratura italiana. Di essa i cittadini ricordano i grandi meriti e i pesanti sacrifici anche attraverso l’esempio di tanti suoi appartenenti. E hanno il diritto di pretendere che quei meriti e quei sacrifici non siano offuscati”.

Il Plenum del Csm, presieduto dal Capo dello Stato, ha convalidato l’elezione dei due nuovi consiglieri togati, Giuseppe Marra e Ilaria Pepe. Entrambi legati a “Autonomia e Indipendenza”, il gruppo di Piercamillo Davigo. Gruppo che in questo modo raddoppia la sua rappresentanza a Palazzo dei Marescialli. I due togati subentrano a Gianluigi Morlini e Corrado Cartoni, due dei consiglieri che si sono dimessi perché i loro nomi figurano nell’inchiesta di Perugia sulle nomine ai vertici degli uffici.

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