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Cala Brandinchi: il mistero dell’acqua verde nella spiaggia sarda

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La spiaggia di Cala Brandinchi in Sardegna è divenuta oggetto di attenzione mediatica, nelle ultime ore, a causa del fenomeno dell’acqua verde.

Cala Brandinchi, spesso soprannominata ‘La piccola Tahiti‘ per la bellezza delle sue acque cristalline e la sabbia finissima, è una delle spiagge più iconiche della Sardegna. Situata lungo la costa nord-orientale dell’isola, nel comune di San Teodoro, questa destinazione attira ogni anno migliaia di turisti in cerca di relax e bellezza naturale. Tuttavia, negli ultimi giorni, qualcosa di inaspettato ha scosso la tranquillità di questo angolo di paradiso: l’acqua della baia ha assunto una strana colorazione verde.

Cala Brandinchi, Sardegna @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Un fenomeno inusuale

La prima segnalazione del fenomeno è arrivata da alcuni bagnanti che, sorpresi dalla colorazione insolita delle acque, hanno immediatamente condiviso immagini e video sui social media. Questi contenuti sono diventati rapidamente virali, suscitando preoccupazioni tra i residenti e i turisti.

Inizialmente, molti hanno temuto che la colorazione fosse dovuta a un episodio di inquinamento, ma le autorità locali hanno prontamente rassicurato il pubblico. Secondo le prime analisi, infatti, non ci sarebbero tracce di sostanze chimiche pericolose o altri agenti inquinanti nell’acqua.

La Posidonia: un’alga benefica

Gli esperti, intervenuti sul luogo per esaminare la situazione, hanno identificato come causa più probabile del fenomeno la presenza di Posidonia oceanica, una pianta marina endemica del Mar Mediterraneo. Questa pianta svolge un ruolo cruciale nell’ecosistema marino, contribuendo alla produzione di ossigeno e offrendo rifugio a numerose specie marine.

La Posidonia può formare delle vere e proprie praterie sottomarine, che, a seconda delle condizioni ambientali, possono rilasciare grandi quantità di sostanze organiche, responsabili della colorazione verde delle acque superficiali, come è successo a Cala Brandinchi. Questo fenomeno, sebbene raro, non è dannoso e rappresenta un segnale di buona salute dell’ecosistema marino.

Le reazioni dei turisti a Cala Brandinchi

Nonostante le rassicurazioni degli esperti, il fenomeno ha sollevato un misto di curiosità e preoccupazione tra i turisti. Alcuni hanno espresso il loro disappunto per l’alterazione della tradizionale trasparenza delle acque, mentre altri hanno approfittato della novità per immortalare il raro spettacolo con foto e video. Diversi i commenti sul web, come quello di un turista milanese che ha scritto: “Io vengo a Cala Brandinchi da anni, e non ho mai visto niente del genere. Speriamo che torni tutto alla normalità presto, ma devo ammettere che è stato affascinante vedere l’acqua così diversa“.

Cala Brandinchi, acqua verde @Foto Crediti TikTok – VelvetMag

Monitoraggio continuo

Le autorità locali, insieme a biologi marini e specialisti ambientali, hanno avviato un monitoraggio continuo della situazione. I campionamenti effettuati finora confermano che l’acqua rimane sicura per la balneazione e che non vi sono rischi per la salute pubblica.

Tuttavia, per evitare preoccupazioni future, gli esperti consigliano di implementare un sistema di monitoraggio preventivo delle praterie di Posidonia nella zona, così da poter prevedere e gestire meglio eventuali fenomeni simili.

Un’occasione di riflessione

Questo evento, sebbene insolito, offre l’occasione per riflettere sull’importanza della tutela ambientale e sulla necessità di preservare ecosistemi fragili come quello di Cala Brandinchi. La Posidonia, spesso fraintesa come alga invasiva, rappresenta in realtà un indicatore fondamentale della qualità dell’acqua e della biodiversità marina.

Mentre il mare di Cala Brandinchi continua a incantare con le sue sfumature uniche, è essenziale che turisti e residenti collaborino per proteggere questa perla del Mediterraneo, affinché le generazioni future possano godere della sua bellezza incontaminata.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità. Segui Francesca su Instagram Segui Francesca su Linkedin

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