Healthy & BeautyPrimo piano

Praticare meditazione può provocare dei rischi? Gli studi

Pratica dai benefici declamati e riscontrati, potrebbe presentare alcune "lacune"

Da diverso tempo ormai la meditazione è considerata una vera e propria cura per l’ottenimento di benefici psicofisici. Tuttavia, una recente pubblicazione avrebbe posto l’attenzione anche su eventuali rischi derivati da questa pratica.

I benefici riscontrati e attribuiti alla meditazione sono molteplici e hanno attribuito a questa pratica il potere di ridurre l’ansia e lo stress, ma anche di portare benessere fisico. A dimostrarlo, del resto, sono evidenze scientifiche che spiegano gli effetti di questa pratica e che ne giustificano il sempre più crescente numero di persone che decidono di praticarla. Tuttavia, uno pubblicazione recente avrebbe posto l’accento su quelli che, invece, potrebbero essere i potenziali rischi.

Meditazione
Donna che pratica meditazione @Foto Crediti Envato Elements – VelvetMag

Conoscere bene la meditazione prima di praticarla

Un articolo apparso sul magazine di psicoterapia State of Mind avrebbe riportato un’analisi degli studi che indagano sui potenziali effetti collaterali della meditazione. Di base, alcune ricerche sostengono che le pratiche meditative potrebbero apportare i suddetti benefici su molti soggetti, ma presentare dei rischi per altre persone. Soprattutto, si parla di potenziali effetti dannosi su pazienti con storia pregressa di salute mentale o con condizioni psichiatriche non ancora emerse. In tal senso, a porre l’accento sulla questione la Dottoressa Willoughby Britton, direttrice del Laboratorio di Neuroscienze Cliniche e Affettive della Brown University Medical School, che ha dedicato gran parte della sua carriera proprio ai potenziali effetti negativi della meditazione.

Il punto di partenza della ricercatrice è stato uno studio sulla relazione tra qualità del sonno e meditazione. Britton rilevò che le persone che si dedicavano a pratiche meditative si svegliavano più spesso e avevano un sonno meno profondo. Partendo da queste premesse, nel 2017 Willoughby Britton, insieme ad team di ricerca, ha dato vita al progetto Varieties of Contemplative Experience Project. Ovvero, un’indagine volta a migliorare la comprensione delle diverse esperienze che si possono associare alla meditazione. Progetto che ha coinvolto anche diversi insegnanti professionisti e praticanti di meditazione. Lo studio, nel dettaglio, ha coinvolto 60 praticanti di meditazione occidentali afferenti alla tradizione zen, tibetana o al buddismo theravada.

Affidarsi a professionisti

Attraverso una serie di interviste, i ricercatori hanno scoperto diverse esperienze indesiderate, inattese o impegnative subentrate durante la pratica. Con la mappatura dei dati, i ricercatori hanno rilevato fenomeni di ansia, panicoflashback traumatici, allucinazioni visive e uditive. Dopo tali scoperte il team di ricerca ha deciso di fondare Cheetah House, un progetto che si propone di supportare chi abbia ricevuto esperienze negative dalla meditazione. Non solo, la fondazione ha lo scopo anche di educare gli istruttori per individuare, comprendere e gestire i possibili rischi della meditazione.

Yoga
Insegnante di yoga @Foto Crediti Envato Elements – VelvetMag

Come spiegano i responsabili del progetto, Cheetah House in sostanza mira a fornire una prospettiva equilibrata sulla meditazione e soprattutto sulle informazioni in merito a tale pratica. Ad ogni modo, il principale consiglio della Dottoressa Willoughby Britton, che non intende demonizzare la meditazione, è quello di affidarsi sempre a figure competenti. Come concludono gli autori: “La supervisione di un professionista garantisce la condivisione delle finalità della mindfulness e consente l’identificazione di un obiettivo funzionale e fondato diminuendo la probabilità di avere effetti indesiderati“.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

Pulsante per tornare all'inizio