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Mattarella duro con Putin: “La Russia sparge molte fake news in Italia”

Dala Moldavia appello del capo dello Stato perché l'infuriare della propaganda filorussa sia un tema affrontato in sede europea e della NATO

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato in Moldavia il 18 giugno, a colloquio con la sua omologa Maia Sandu nella capitale Chisinau. “Le relazioni fra Moldova e Italia sono intense ed eccellenti – ha detto Mattarella – a testimonianza dei solidi legami che uniscono i nostri Paesi. Il nostro interscambio ha oltrepassato i 660 milioni di euro. La presenza di aziende italiane in diversi settori dell’economia moldava è per noi motivo di soddisfazione, in quanto offre un contributo allo sviluppo del Paese“.

L’amicizia fra Italia e Moldavia, ha sottolineato Mattarella, “è alimentata anche dalla presenza di una numerosa, operosa e ben integrata comunità moldava in Italia. Che offre quotidianamente uno straordinario apporto allo sviluppo socio-economico del mio PaeseLa comunità moldava in Italia rappresenta un ponte fra i nostri Paesi. Un ponte che poggia sulle solide fondamenta offerte dai legami culturali che ci uniscono“.

Mattarella Moldavia visita di Stato
Sergio Mattarella con Maia Sandu Presidente della Repubblica di Moldova. Foto Quirnale/Francesco Ammendola

Le parole di Mattarella

Poi il capo dello Stato ha spostato il discorso sulla “campagna di disinformazione russa“. la quale “è insistente in tutta Europa e va affrontata in sede Ue e in sede NATO. A poche centinaia di chilometri da qui infuria la brutale guerra di aggressione scatenata dalla Federazione Russa. Il recente Vertice G7 ospitato dall’Italia ha confermato come la nostra volontà di assistere l’Ucraina non avrà cedimenti e proseguirà fino a quando necessario. Con la Presidente Sandu – ha sottolineato il Capo dello Stato – abbiamo parlato anche dell’importanza di preservare le nostre democrazie liberali, soprattutto nell’attuale contesto internazionale”.

Libertà e democrazia, ha aggiunto, “non sono mai garantite, vanno difese e consolidate. Atti di disinformazione in Italia ve ne sono, li registriamo e non sono di oggi. C’è una molteplicità di siti web, una diffusa tempesta di fake news e sono forme di ostilità inaccettabili. Mi auguro che le istituzioni internazionali stabiliscano regole di comportamento“.

In questi ultimi anni, incluso nell’ambito della Piattaforma per il Sostegno alla Moldova, l’Italia ha messo a disposizione circa 40 milioni di euro, quale contributo all’assistenza dei rifugiati ucraini. L’obiettivo dell’operazione è stato anche quello di alleviare le conseguenze della crisi energetica sulle famiglie moldave. “Si tratta di un apporto che continueremo ad assicurare anche in futuro nell’ambito della nuova Piattaforma per lo Sviluppo della Moldova“.

Sandu Mattarella visita Moldavia fake news Russia
Maia Sandu, presidente della Moldavia. Foto Quirinale/Francesco Ammendola

Mattarella ha quindi sottolineato come “l’Italia continuerà a restare al fianco della Moldova nel suo cammino di avvicinamento all’Unione europea, come confermato anche nella Dichiarazione congiunta firmata dal Vice Primo Ministro Gherasimov e dal Vice Ministro Cirielli. “L’Europa – ha concluso Mattarella – rappresenta una comunità di valori e di norme giuridiche, grazie alla quale abbiamo costruito un modello di convivenza basato sull’ordine democratico e sulla pace, di cui speriamo anche i cittadini moldavi possano presto essere parte a pieno titolo“.

Sandu: “Vogliamo entrare nella Ue

Da parte sua la presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha dichiarato: “Non vogliamo vivere in un Paese in cui i bambini vengono messi in carcere per aver criticato il Governo. Vogliamo vivere in libertà nello spazio europeo e siamo pronti a ogni sforzo“. I due problemi principali della Moldavia sono, ha spiegato Sandu, l’aggressività della Russia e la corruzione. Da combattere anche attraverso la riforma della magistratura, per restituire integrità ai giudici.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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