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Elezioni europee e amministrative, si vota: tutte le regole

Italiani alle urne l'8 giugno dalle 15 alle 23 e il 9 giugno dalle 7 alle 23. Si scelgono 76 europarlamentari e si rinnovano i sindaci di 3700 Comuni. In Piemonte anche il presidente della Regione

L’Italia all’Election day dell’8 e 9 giugno: si vota oggi e domani per le elezioni europee, per le regionali nel solo Piemonte e per le amministrative in circa 3700 comuni italiani su 8mila. I seggi saranno aperti sabato 8 giugno dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23.

I cittadini potranno eleggere i 76 membri italiani del Parlamento europeo (composto da 720 membri provenienti dai 27 paesi della Ue) e rinnovare i Consigli comunali e i sindaci del Comuni al voto. In Piemonte, oltre al voto per le elezioni europee e amministrative in diversi paesi e città, si svolgono anche le regionali. I piemontesi sceglieranno il nuovo governatore e rinnoveranno il Consiglio regionale.

Elezioni Italia europee amministrative
Foto Ansa/Claudio Sebastiani

Elezioni europee

L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi è sprovvisto di quest’ultima potrà richiederla, anche nei giorni della votazione, all’ufficio elettorale del proprio Comune.

Per le elezioni europee l’elettore può tracciare un simbolo sulla lista scelta anche non indicando alcun candidato. Si può votare per una sola lista. Si possono esprimere accanto al simbolo fino a un massimo 3 preferenze. Basta indicare il cognome dei candidati scelti (ma serve anche il nome in caso di omonimia) che dovranno appartenere alla lista votata.

Se si sceglie di esprimere non una sola preferenza, ma 2 o 3, queste devono riguardare candidati di genere diverso. Non si può, cioè, votare per soli candidati uomini o sole candidate donne, altrimenti la seconda o la terza preferenza vengono annullate. In caso di omonimia, si deve scrivere anche il nome del candidato scelto. Non è ammesso il voto disgiunto che annullerebbe la scheda.

Il voto alle regionali e comunali

Per voto disgiunto s’intende, ad esempio, la scelta di un simbolo di una lista e contemporaneamente la preferenza a un candidato di un’altra lista. Alle europee non è ammesso. Alle regionali e alle comunali lo è. Per le regionali in Piemonte significa, ad esempio, barrare il nome (o il simbolo accanto al nome) di un candidato governatore di una lista e al tempo stesso scrivere la preferenza per un candidato consigliere di un’altra lista.

Stesso discorso per i Comuni. Ma soltanto per quelli con più di 15mila abitanti. Vale a dire che si possono tracciare un segno sul candidato sindaco e un altro su una lista che non lo appoggia, esprimendo anche la preferenza per un candidato consigliere. Si può anche tracciare un segno solo sulla lista o sul candidato sindaco: in quest’ultimo modo non si esprime preferenza per un candidato consigliere comunale. Vince il candidato sindaco che ottiene il 50%+1 dei voti. Se nessuno ottiene tali voti si procede al ballottaggio fra i due candidati più votati.

Nei Comuni sotto i 15mila abitanti il voto disgiunto non è ammesso. L’elezione è in un unico turno. Vince il candidato sindaco che ottiene un voto in più degli altri. Soltanto in caso di perfetta parità nel numero di voti è ammesso il ballottaggio. L’elettore può esprimere la propria preferenza per il candidato sindaco e per la lista con i relativi candidati consiglieri comunali.

Quante schede avranno gli elettori

Arrivati al seggio di appartenenza, gli elettori riceveranno una scheda, per le europee. Nel caso in cui vi siano in quella località anche le elezioni comunali, le schede saranno 2. Nei comuni piemontesi dove si rinnova anche il sindaco le schede saranno 3: per le europee, per le regionali, per le comunali.

Tornando alle elezioni europee, il sistema elettorale è proporzionale. La soglia di sbarramento affinché una lista partecipi al riparto dei seggi è del 4% dei voti ottenuti a livello nazionale. La scheda per le europee sarà di colore diverso a seconda della circoscrizione di appartenenza. Di colore grigio, per la circoscrizione elettorale I – Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia).

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (a sinistra) e il premier bavarese Markus Soeder (a destra) al raduno elettorale finale della CDU e della CSU per le elezioni europee a Monaco di Baviera, il 7 giugno 2024. Foto Ansa/Epa Anna Szilagyi

Marrone, per la circoscrizione elettorale II – Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna). Rosso rubino, per la circoscrizione elettorale III – Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio). Arancione, per la circoscrizione elettorale IV – Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria). Rosa, per la circoscrizione elettorale V – Italia insulare (Sicilia, Sardegna).

Diciotto anni è l’età minima per votare. Per le Amministrative l’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 23 e lunedì 24 giugno. Oltre 17 milioni di italiani sono coinvolti in questo election day. Per le regionali, gli elettori piemontesi sono 3,6 milioni. I 50 consiglieri regionali saranno eletti con un sistema misto: proporzionale per 40 seggi, maggioritario per 10.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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