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Inter, è Marotta il nuovo presidente

Presto il rinnovo contrattuale per Lautaro, Barella e Inzaghi

Giuseppe Marotta è il nuovo presidente dell’Inter. “Prossimi passi i rinnovi di Barella, Inzaghi e Lautaro? Sì, d’intesa con la proprietà. Sono ottimista come lo ero prima. Non ci saranno problemi perché tutti e tre hanno grande senso di appartenenza e questo è un vantaggio rispetto a qualsiasi altra negoziazione”. Queste le prime dichiarazioni del nuovo presidente nerazzurro, a margine dell’assemblea dei soci del club il 4 giugno.

Per mercato creativo “intendo un mercato di grande competenza” ha aggiunto Marotta. “Ausilio e Baccin sono molto bravi. Tutti insieme facciamo delle scelte, con Inzaghi. E non tutte le scelte passano necessariamente da un grande esborso di denaro. Dobbiamo continuare su questa strada“. La nomina di Marotta alla guida dell’Inter è arrivata dal fondo Oaktree con l’inserimento nel nuovo Consiglio di Amministrazione del club.

Inter Marotta presidenza
Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Le parole di Marotta

Desidero ringraziare Oaktree per la decisione di nominarmi alla Presidenza dell’Inter” ha detto Marotta. “Sono onorato della fiducia che hanno riposto in me. Fin dal giorno dell’annuncio della nuova Proprietà, i manager di Oaktree sono stati molto presenti e disponibili al dialogo. Nel corso di questi giorni “le riunioni sono state frequenti e ai miei occhi è stato estremamente evidente come la visione di Oaktree coincida molto con il percorso che il management nerazzurro ha intrapreso ormai da qualche anno“.

L’Inter ha nel suo DNA “la ricerca della vittoria e, con grande merito, anche quest’anno abbiamo un successo importantissimo da celebrare. Lo Scudetto della Seconda Stella consegna alla storia una stagione che ha gettato le basi per il futuro in campo“. Marotta ha quindi specificato quella che sarà la sua strategia.

Un club vincente con i conti a posto

Vincere nel calcio di oggi significa anche e, soprattutto, essere finanziariamente sostenibili. Non è la prima volta che questa assemblea sente un discorso del genere da parte mia. È una convinzione profonda che ho da molto tempo. Non esiste vittoria futura senza solidità finanziaria e non esiste solidità senza un equilibrio nel medio termine per i conti dell’Inter. Questo azionista e questo management sono chiamati a un compito molto difficile. Ma è la sfida che garantirà alla famiglia nerazzurra di eccellere e di mantenere il ruolo di leadership che ha conquistato in Italia e a cui ambisce anche in Europa.

Lautaro Inter Marotta presidente
Lautaro Martinez. Foto Ansa/Daniel Dal Zennaro

Per quanto detto finora, “comprenderete il motivo per il quale il mio primo sentimento, all’atto della nomina a Presidente, è senza dubbio il senso di responsabilità accompagnato, lo confesso, da un certo orgoglio. Il senso di responsabilità, direi quasi lo spirito di servizio, mi guideranno per dare all’Inter, ai calciatori, ai tifosi, agli azionisti e a tutti i membri di questa comunità nerazzurra – che cinque anni fa mi ha accolto – ogni energia e ogni competenza per ottenere i migliori risultati possibili sia dentro che fuori dal campo.

Ogni giorno, ha aggiunto Marotta, “dal dicembre 2018 ad oggi ho potuto constatare la dedizione, la professionalità e l’abnegazione delle donne e degli uomini che lavorano nel Club. Credo che in un’occasione così importante sia giusto menzionarli perché tutti noi sappiamo che nulla sarebbe possibile se nell’ombra non avessimo una squadra di persone che dedica il proprio tempo a costo di grandi sacrifici personali“.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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