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Claudia Sheinbaum, per la prima volta il Messico ha una Presidenta

Ingegnera, 61 anni, ex sindaca di Città del Messico, continuerà la politica di sinistra del suo predecessore Andrés Manuel López Obrador

È Claudia Sheinbaum il nuovo presidente del Messico. Anzi, è la prima Presidenta, capo di Stato donna, che il paese centroamericano abbia mai avuto in 2 secoli di storia democratica. Favorita nei pronostici, la ‘delfina’ del presidente uscente, e non ricandidabile, Andrés Manuel López Obrador (detto AMLO dalle inziali del nome e cognome), ha stravinto le elezioni presidenzuiali del 2 giugno.

Sheinbaum era candidata del partito di sinistra Morena, appoggiata dal Partito Verde Ecologista del Messico (Pvem) e dal Partito del Lavoro (Pt). In base agli exit poll, Sheinabum è al primo posto nelle preferenze dei messicani grazie a un consenso che oscilla fra il 58,3% e il 60,7%. Al secondo posto si sarebbe fermata la candidata della coalizione di centrodestra Fuerza y Corazón por México, Xóchitl Gálvez, mentre al terzo posto c’è Jorge Álvarez Máynez del Movimento Cittadino (MC).

Sheinbaum Presidenta Messico
Claudia Sheinbaum. Foto Ansa/Epa Jose Mendez

Sheinbaum, un trionfo

Se la tendenza sarà confermata, dunque, Sheinbaum si recherà allo Zócalo di Città del Messico, la piazza centrale della capitale, per celebrare la sua vittoria. La TV Azteca ha attribuito a Sheinbaum tra il 58,3% e il 63,2% dei voti, contro il 26,5% incassati dalla sua concorrente Gálvez e soltanto il 10,3% delle preferenze conquistate da Máynez, unico uomo candidato contro due donne. Anche il quotidiano El Financiero ha indicato Claudia Sheinbaum come prossimo presidente.

Ma anche il presidente del Partito Movimento Rigenerazione Nazionale (Morena), Mario Delgado, l’ha dichiarata vincitrice con “un vantaggio di 2 a 1” su Gálvez.

Nonostante questo secondo molti osservatori Sheinbaum difficilmente potrà beneficiare dell’appoggio di cui ha goduto il presidente uscente Andrés Manuel López Obrador.

A urne chiuse, dunque, gli exit poll indicano Claudia Sheinbaum ampiamente in testa sui suoi avversari. Il suo, se confermato, sarà un doppio risultato. Perché diventerà anche la prima donna presidente del paese latinoamericano. “Non c’è alcuna differenza che ci faccia dubitare del margine di errore” ha detto il sondaggista Alejandro Moreno. La società Televisa ha scritto nero su bianco che “si prevede che Claudia Sheinbaum sarà il prossimo presidente della Repubblica. Le informazioni statistiche di cui disponiamo indicano come le preferenze elettorali favoriscano il candidato della coalizione ‘Sigamos Haciendo Historia’ (Continuiamo a fare la storia, ndr).

Sheinbaum elezioni presidenziali Messico
Claudia Sheinbaum col nipote in una foto che ha pubblicato sul suo account X. Foto X @Claudiashein

Chi è la Presidenta

Da parte sua Claudia Sheinbaum ha già rivolto via social i suoi ringraziamenti ai messicani che l’hanno votata alle elezioni del 2 giugno. “Questo è il trionfo del popolo messicano, della rivoluzione pacifica delle coscienze” ha scritto su X. “E il riconoscimento da parte del nostro popolo che il mandato di continuare e avanzare con la Quarta Trasformazione della Vita Pubblica in Messico è chiaro“.

La Presidenta del Messico ha 61 anni, è un’ingegnera ed è l’ex sindaca di Città del Messico. Nel 2017 divenne prima cittadina della capitale grazie a un programma basato su due punti principali: rendere ecologicamente più vivibile una megalopoli fra le più inquinate al mondo. E combattere la violenza dei gruppi criminali dei narcotrafficanti. È riuscita soprattutto nel secondo intento. Durante il suo mandato a Città del Messico gli omicidi si sono quasi dimezzati, anche se sono circolati dubbi sull’affidabilità dei dati. Sheinbaum si è occupata, tra le altre cose, di clima ed è stata parte dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo scientifico internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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