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Donne diacono? Il Papa dice no. La rabbia dalle organizzazioni americane

Francesco vuole che ministri consacrati del culto cattolico siano soltanto uomini. La WOC: "È un tradimento delle speranze sinodali"

Sta facendo discutere un’intervista alla Cbs di papa Francesco in cui il pontefice ha espresso ferma opposizione all’idea di ordinare diaconi le donne. Il Papa ha sollevato dubbi sulla possibilità che il processo sinodale attualmente in corso possa andare avanti sulla questione. In pratica Francesco chiude la porta. Non ci saranno, quantomeno finché lui sarà al vertice della Chiesa cattolica, né donne diaconesse né, tanto meno, sacerdotesse.   

In uno speciale di un’ora andato in onda sulla Cbs il 20 maggio, l’intervistatrice Norah O’Donnell, ha detto al Papa: “Capisco che lei abbia detto: ‘no alle donne come preti’ (una posizione che anche Francesco, come i suoi predecessori, ha sempre ribadito, ndr.). Ma sta studiando l’idea delle donne come diaconesse. È un’ipotesi a cui lei è aperto?” “Se si tratta di diaconi con gli ordini sacri, no” ha risposto il Papa. Si riferiva al sacramento con il quale diaconi, sacerdoti e vescovi vengono ordinati ai rispettivi ministeri.

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Papa Francesco. Foto Alessandro Di Meo

Ma le donne – ha aggiunto il Papa – hanno sempre avuto, direi, la funzione di diaconesse senza essere diaconi, no?“. “Le donne sono di grande servizio come donne, non come ministri – ha precisato papa Francescocome ministri all’interno dell’Ordine sacro“. “Per una ragazzina che cresce cattolica oggi, esisterà mai l’opportunità di essere diacono e partecipare alla Chiesa come membro del clero?” ha chiesto O’Donnell al pontefice. “No” la secca risposta del Papa.

Il diaconato femminile è esistito

Le osservazioni di Francesco sono tra le più definitive sull’argomento. Arrivano in un momento critico in cui è viva la questione della leadership delle donne nella Chiesa, sottolineano i vaticanisti statunitensi. Il ripristino del diaconato femminile – esistito nei primi tempi della Chiesa – è tra gli argomenti più fortemente dibattuti durante il sinodo sulla sinodalità: un processo di consultazione globale sulla futuro della Chiesa cattolica.

Come ricorda Christopher White, vaticanista dello statunitense National Catholic Reporter, Francesco ha già affermato in passato di ritenere che gli ordini sacri dovrebbero essere riservati agli uomini. A febbraio scorso, tuttavia, sottolinea White, la salesiana spagnola Linda Pocher, che gode della stima e della fiducia del pontefice, aveva affermato che Francesco era “molto favorevole” al diaconato femminile. Con l’intervista alla Cbs questa affermazione appare smentita.

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Donne della Women’s Ordination Conference a Roma. Foto X @OrdainWomen

La reazione delle donne cattoliche

Immediata la reazione di alcune organizzazioni femminili della Chiesa cattolica, particolarmente vivaci nel mondo anglosassone. Dall’America è arrivata la dura presa di posizione della Women’s Ordinations Conference, che esiste dal 1975 e si batte per l’ordinazione sacerdotale delle donne.

La Women’s Ordination Conference (WOC) esprime grande delusione per il mancato riconoscimento da parte di Papa Francesco della profondità delle vocazioni delle donne e dell’urgenza di affermare la loro piena uguaglianza nella Chiesa” si afferma in una nota. “Per secoli le donne hanno servito nella tradizione della diaconessa Febe (citata da San Paolo nella Bibbia che parla anche di ‘apostolo’ in riferimento a un’altra dona: Giunia, ndr.). Le donne di ogni generazione hanno sperimentato ed espresso la loro vocazione da parte di Dio a servire la Chiesa nel ministero ordinato“.

Ma La WOC va oltre e accusa il Papa di tradire le speranze di rinnovamento della Chiesa cattolica. “La Chiesa è attualmente in mezzo a un processo di consultazione globale e in ogni continente si sono sentite richieste per un’equa inclusione delle donne in tutti gli aspetti della vita ecclesiale. Il commento di Francesco, arrivato pochi mesi prima dell’apertura della seconda assemblea sinodale a Roma, il prossimo ottobre, non è solo in disaccordo con le esigenze della Chiesa oggi, ma è un tradimento del progetto sinodale di ‘camminare insieme’.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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