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Atalanta sul tetto d’Europa: stratosferico Lookman, ma per Gasp è l’ora delle scelte

Il tecnico di Grugliasco è sempre più quotato. Potrebbe restare. O andare a Napoli, perché a Bergamo è già nella leggenda nerazzurra

L’Atalanta ha vinto l’Europa League 2023/24 e ha così conquistato il primo trofeo internazionale della sua storia. Che è anche il secondo in assoluto, a 61 anni di distanza dalla Coppa Italia della stagione 1962/63. I bergamaschi hanno travolgono per 3-0 i campioni di Germania del Bayer Leverkusen nella finalissima di Dublino del 22 maggio grazie a uno scatenato Ademola Lookman. Il talento nigeriano (è attaccante anche nella sua Nazionale) ha segnato una tripletta che rimarrà nella storia.

Lookman ha segnato due reti già nel primo tempo (12′ e 26′ minuto) e poi ha chiuso i conti con una perla (76′ minuto). I nerazzurri hanno surclassato il Bayer di Xabi Alonso in ogni duello e in ogni zona del campo. Il 3-0 consacra la squadra di Gasperini come squadra più ‘europea’ per intensità e mentalità – dopo l’impresa dell’eliminazione del Liverpool. E apre all’Italia la possibilità di una sesta squadra in Champions (la Roma, ma solo se in campionato l’Atalanta arriverà quinta).

Lookman Gasperini Atalanta Europa League
Foto Ansa/Epa VelvetMag

Un’Atalanta d’attacco

Nella notte magica di Dublino, paga, dunque, l’azzardo di Gian Piero Gasperini che di fronte alla corazzata Bayer, dominatrice della Bundesliga, decide di ribellarsi al ruolo di vittima sacrificale. E manda in campo un’Atalanta iper-offensiva. L’ennesima intuizione vincente del tecnico di Grugliasco, che diventa così – grazie a questa vittoria, la numero 200 sulla panchina atalantina – il più maturo allenatore a vincere una coppa Uefa. Il modo migliore per togliersi di dosso quell’etichetta di “zero titoli” che i suoi detrattori gli hanno affibbiato. E anche per chiudere con il botto – qualora le voci di un suo prossimo addio si rivelassero vere – il suo ciclo d’oro a Bergamo. Per andare dove? Per esempio a Napoli: De Laurentiis corteggia da tempo l’allenatore della ‘Dea’ e i tifosi partenopei sarebbero euforici.

Lookman, è nata una stella

Come detto, però, non c’è soltanto Gasperini sugli altari calcistici bergamaschi. Grazie a 3 gol in finale, nel primo successo europeo della lunga storia Atalanta, Ademola Lookman è consacrato definitivamente. Ed entra nel gotha del calcio europeo. Tre è il numero magico di questo 26enne attaccante nato in Inghilterra ma naturalizzato per la Nigeria. Un calciatore esploso proprio in nerazzurro dopo aver giocato, tra l’altro, nelle giovanili della Nazionale inglese, nel Lipsia e nel Leicester.

Atalanta vittoria Europa League
Foto Ansa/Epa Adam Vaughan

Lookman ha raggiunto quota 30 gol nell’Atalanta in 2 sole stagioni. In precedenza, nelle competizioni continentali, per i nerazzurri aveva segnato solo negli ottavi di finale di ritorno contro lo Sporting Lisbona e nella semifinale di ritorno contro il Marsiglia. Per il nazionale nigeriano, argento nella recente Coppa d’Africa, è il secondo trofeo personale dopo il Mondiale Under 20 coi colori delle Super Eagles.

Nella stagione 2023-2024, per lui, 15 gol complessivi finora, di cui 9 in campionato e 1 in Coppa Italia nella semifinale di ritorno con la Fiorentina. Nato a Londra il 20 ottobre 1997, ha in precedenza giocato con Charlton, Everton, Lipsia, Fulham e Leicester. Ma la consacrazione arriva con Gasperini, che ne intuisce il mix di velocità e tecnica. E lo adatta perfettamente a una macchina da gioco senza falle. La consacrazione a Dublino, con tre gol e una notte che non dimenticherà mai. Per la porta del futuro è spalancata.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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