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Terremoto ai Campi Flegrei: tanta paura e una notte in strada per la popolazione

Decine di scosse in poche ore con un picco di magnitudo 4.4, mai così forte da 40 anni. Non si registrano danni gravi

Paura ai Campi Flegrei di Napoli. Nell’arco di 5 ore ci sono state 150 scosse di terremoto, fra la sera del 20 e le prime ore del 21 maggio. Le persone stanno rientrando a casa dopo una notte di terrore. Molta ansia e segnalazioni per crepe e caduta di cornicioni, ma nessun danno alle persone. Lo sciame sismico sta comunque proseguendo, anche in città a Napoli.

La terra è tornata a tremare a partire dalle 19:51 di lunedì 20 maggio e nei minuti successivi. A seguire un forte terremoto intorno alle 20:10, con una magnitudo in questo caso di 4.4. Si tratta della scossa di maggiore intensità degli ultimi quaranta anni: la più forte mai registrata da quando è ricomparso il fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei. Il record precedente risale al terremoto del 27 settembre scorso. Allora la magnitudo fu di 4.2. Un’altra forte scossa di terremoto (magnitudo 3.9) si è poi verificata alle 21:46 e una ennesima, di magnitudo 3.6, alle 23.

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Molti cittadini di Pozzuoli hanno trascorso la notte nelle due tendopoli allestite dalla Protezione Civile. Foto Ansa/Ciro Fusco

La scossa più forte si è verificata a una profondità di 3 chilometri. L’Osservatorio Vesuviano, sede napoletana dell’Ingv, ha localizzato l’epicentro a ridosso della Solfatara, nel comune di Pozzuoli. La scossa si è sentito forte nei comuni flegrei di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, e a Napoli. In particolare nei quartieri dell’area occidentale: Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Pianura. Ma anche nella zona collinare e nel centro cittadino, in particolare ai piani alti. Il primo movimento tellurico, invece, è stato di magnitudo 3.5, con epicentro nel comune di Pozzuoli (Napoli) a una profondità di 3 chilometri.

Pozzuoli, sgomberate 35 abitazioni

A Pozzuoli, epicentro dello sciame sismico, le scuole restano chiuse martedì 21 maggio. Dalla sua pagina Facebook il Comune invita a “mantenere la calma, per quanto possibile“. Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado anche a Napoli nella IX e X Municipalità. Scolari e studenti a casa a Bacoli, Qualiano e Calvizzano.

Danni rilevanti non ci sono stati, per fortuna. Ma il terremoto più forte degli ultimi 40 anni ai Campi Flegrei ha determinato comunque lo sgombero, in via precauzionale, di 35 abitazioni, in 3 diversi edifici, sono state sgomberate in via precauzionale. A Pozzuoli è giunto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che incontrato alcuni cittadini al porto: “Sono qui per tranquillizzarvi” le parole di De Luca. “Si sta facendo tutto quello che si deve fare in questi casi. Non dovete avere paura“.

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Foto NASA/Wikimedia Commons

Linee ferroviarie sospese

Nel nodo di Napoli la circolazione ferroviaria è sospesa in via precauzionale. Non passano i treni sulle linee Roma-Napoli via Formia, Roma-Napoli via Cassino, Napoli San Giovanni Barra-Villa Literno e Napoli-Salerno via Nocera Inferiore. I tecnici sono al lavoro per le verifiche a seguito del sisma ai campi Flegrei. La circolazione ha subito rallentamenti anche sulle linee Alta Velocità Roma-Napoli e Napoli-Salerno via Monte del Vesuvio. I treni regionali e metropolitani possono registrare ritardi e subire cancellazioni o limitazioni di percorso.

Dall’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) giungono notizie parzialmente rassicuranti. Ai Campi Flegrei non c’è un aumento della velocità di sollevamento del suolo, che attualmente è di 2 centimetri al mese. E neppure variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali. Durante la crisi bradisismica del 1982-84, il sollevamento del suolo raggiunse i 9 centimetri al mese, e si superarono anche 1.300 eventi sismici mensili. Attualmente, invece, nell’ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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