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Pioggia torrenziale a Milano: esonda il Lambro, vasti allagamenti

Forti danni anche nel Lodigiano dove sono caduti oltre 10 centimetri di pioggia in poche ore

La pioggia continua a cadere con forte intensità su Milano dalla sera del 14 maggio. Il fiume Lambro è esondato in alcune parti della città e si registrano fuoriuscite nel quartiere di Pontelambro, alle porte del capoluogo lombardo. Sotto attenzione anche il livello del Seveso per il quale è stata attivata la vasca di laminazione per evitare l’esondazione nella zona nord di Milano.

Pesanti i disagi per il traffico. Deviate anche alcune linee dei trasporti pubblici. Sono stati molti gli interventi dei vigili del fuoco in città e provincia per il maltempo, soprattutto per la caduta di alberi e tetti pericolanti. “I livelli del fiume Seveso – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granellisono aumentati con le piogge di stanotte (15 maggio, ndr.)”. “Ancora una volta quest’opera fondamentale (la vasca di laminazione, ndr.) è entrata in funzione e protegge la nostra città, sono molto alti anche i livelli del Lambro che sono a 2 metri e 50. Martedì sera abbiamo evacuato le comunità, ve ne sono alcune di solidarietà, in modo tale da non aver problemi“, ha proseguito. L’assessore Granelli ha consigliato “massima prudenza in quanto il maltempo proseguirà“.

Milano Lambro esondato 15 maggio
Intervento dei vigili del fuoco nel quartiere Pontelambro, alle porte di Milano. Foto Ansa/Paolo Salmoirago

Milano, polemica sui soccorsi

A causa del maltempo delle ultime ore, i vigili del fuoco di Milano hanno eseguito circa 80 interventi. Tutta l’area del capoluogo è coinvolta, senza differenze. La pioggia è costante e il Lambro è uscito in alcuni punti dagli argini: un’esondazione controllata e monitorata. Si sono verificati vari allagamenti: allagato il cavalcavia Pompeo Leoni, nella zona sud. I vigili del fuoco sono intervenuti anche per mettere in sicurezza due persone a bordo di un’auto. Sempre a Milano, in via Rainer Maria Rilke, i vigili del fuoco, con i sommozzatori, hanno tratto in salvo una donna disabile che è stata poi portata in ambulanza in ospedale. Nessuna lesione, ma la donna rimarrà per un controllo.

Come spesso accade quando nel capoluogo lombardo si verificano esondazioni dei fiumi che lo attraversano, è scoppiata la polemica. “I residenti del Quartiere Ponte Lambro stamane si sono svegliati alle luci dell’alba con la strada e i palazzi allagati a causa della fuoriuscita del fiume Lambro. È incredibile che i soccorsi siano arrivati con più di 2 ore di ritardo“. Lo denunciano Samuele Piscina, Consigliere comunale e segretario provinciale della Lega, e Davide Ferrari Bardile, Consigliere del Carroccio in Municipio 4.

Pontelambro Milano strage allagate 15 maggio 2024
I residenti per strada dopo le fuoriuscite d’acqua causate da intense piogge nel quartiere di Pontelambro. Foto Ansa/Paolo Salmoirago

A stretto giro è arrivata la replica del PD: “Gli esponenti della destra e in particolare della Lega, che governa la Lombardia da anni, sono gli ultimi che possono parlare dell’esondazione dei nostri fiumi. Visto che proprio la Regione è indietro con le opere che andavano fatte e concluse già da tempo. L’emergenza Lambro è perciò solo responsabilità loro e non certo del Comune di Milano che ha fatto la sua parte“. Così Pierfrancesco Majorino, capogruppo regionale dei dem.

Forte pioggia anche nel Lodigiano

A causa della forte pioggia in corso da martedì sera 14 maggio sul Lodigiano con oltre 10 centimetri d’acqua finora scaricati sul capoluogo, a Lodi si registrano smottamenti e allagamenti. Alcuni sottopassi pedonali sono pieni d’acqua. I vigili del fuoco, in particolare, sono al lavoro nella stazione ferroviaria cittadina per cercare di liberare dall’acqua l’unico tunnel pedonale attualmente disponibile per l’accesso ai binari. Chiamate al 115 sono arrivate anche per alberi caduti nel capoluogo. La situazione viene tenuta sotto controllo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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