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Allenatori: il Bayern cerca De Zerbi, Conte e il Napoli si allontanano

Sulla prestigiosissima panchina tedesca in realtà sono in tanti a non voler sedere mentre De Laurentiis sembra prigioniero di un labirinto di scelte

Il valzer degli allenatori di calcio è cominciato. Dalla Germania giunge la notizia che il Bayern Monaco starebbe valutando l’ipotesi Roberto De Zerbi sulla panchina del top club d’Europa, dopo che Xabi Alonso, Julian Nagelsmann e Ralf Rangnick hanno detto no. E dal Napoli appare sempre più lontano Antonio Conte: le ‘sirene’ inglesi del Chelsea potrebbero presto attrarlo irreversibilmente.

Per quanto riguarda De Zerbi al Bayern c’è da dire che in realtà il suo nome rispunta a sorpresa. L’accordo fra Ralf Rangnick e i bavaresi sembrava cosa fatta. All’ultimo momento, tuttavia, Rangnick ha detto no: proseguirà la sua avventura come commissario tecnico dell’Austria. Una scelta di vita quella dell’allenatore 65enne, che nel 2020 fu a un passo dalla guida del Milan per il dopo-Pioli. In casa Bayern, dunque, è caccia a nuovi nomi: c’è quello di De Zerbi, che piace da tempo, ma attenzione pure all’ex Hansi Flick, deciso a tornare in pista.

De Zerbi Conte allenatori Italia Europa
Roberto De Zerbi (a sin.) e Antonio Conte. Foto Ansa/Epa/VelvetMag

Bayern, gli allenatori in lizza

Da non escludere totalmente una permanenza di Thomas Tuchel, che pure aveva annunciato l’addio a fine stagione. A pesare i rapporti tutt’altro che cristallini con gran parte della dirigenza. Per gli allenatori la panchina di Monaco è comunque sempre molto impegnativa, da più punti di vista. “Il mio non è un no al Bayern Monaco, col cuore alleno l’Austria e voglio continuare su questa strada che mi dà tanta gioia” ha spiegato intanto Rangnick in un comunicato congiunto con la federazione austriaca.

L’obiettivo dell’attuale ct è quello di guidare la sua nazionale ai prossimi Europei proseguendo fino ai Mondiali del 2026. Non a caso è arrivato anche il prolungamento di contratto. A seguire la vicenda da vicino è anche l’italiano Roberto De Zerbi, da tempo sul taccuino dei dirigenti teutonici. La sua chiamata potrebbe essere questione di ore. L’ex allenatore del Palermo non ha mai fatto mistero di essere pronto a mettersi alla prova in un club ancora più prestigioso rispetto al Brighton.

Il destino di Antonio Conte

Per quanto riguarda Antonio Conte, un altro degli allenatori italiani in cerca di una panchina d’alto prestigio, Repubblica spiega che sul tecnico leccese è tornato con forza il Chelsea. Todd Boehly, presidente della sua vecchia squadra, sarebbe pronto a ricoprirlo d’oro. Finora sembrava che Conte avesse deciso: se proprio la Juve non era possibile, la destinazione più gradita, o forse l’unica davvero gradita, era il Milan.

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Aurelio De Laurentiis (a destra). Foto Ansa/Epa Alejandro Garcia

Il problema è che i rossoneri hanno sollevato una serie di perplessità ancora mai superate e, nonostante vecchi colloqui con Ibrahimovic, il fronte del no è stato prevalente. L’alternativa italiana si chiama Napoli, ma la corte di Aurelio De Laurentiis (il quale deve affrontare anche un’inchiesta per falso in bilancio) che già ci aveva provato a gennaio, non ha ancora mai smosso i sentimenti dell’ex Tottenham. Anzi, stando a Radio Kiss Kiss Napoli, nelle ultime ore si sarebbe registrata una brusca frenata degli azzurri. E allora Londra e il Chelsea tornano a essere una soluzione possibile.

Certo è che le prospettive sono molto differenti. Perché in Premier League Antonio Conte continuerebbe a guadagnare cifre astronomiche. E avrebbe a disposizione fiumi di denaro per un mercato stellare. In Italia dovrebbe accontentarsi di quel che passa il convento. E dovrebbe lavorare per un progetto complesso, di medio-lungo termine, un modus operandi che non è mai stato nelle sue corde. E ciò di fatto alimenta le perplessità, ad esempio, del Milan.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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