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Israele attacca l’Iran: “Colpita una base militare”

Ma Teheran smentisce e sostiene che non ci sono state aggressioni missilistiche, solo droni "lanciati dall'interno del nostro paese"

Si attendeva ed è arrivato all’alba del 19 aprile: Israele avrebbe lanciato un attacco all’Iran, affermando di aver centrato una base militare nella provincia di Esfahan, nella zona centrale del Paese. Lo spazio aereo su Teheran e in altre città è rimasto chiuso per alcune ore. Esplosioni si sono verificate anche nel sud della Siria. Da parte sua l’Iran ha dichiarato di aver abbattuto diversi droni. E che non c’è stato “alcun attacco missilistico per ora”, sebbene siano state udite esplosioni vicino alla città centrale nucleare di Esfahan.

L’attacco, è stato compiuto nel giorno dell’85° compleanno della Guida Suprema della repubblica islamica: Ali Khamenei. Al timone dell’Iran dal 1989, è il leader più longevo del Medio Oriente. La regione di Esfahan ospita diverse strutture militari, tra cui impianti nucleari, un’importante base aerea e fabbriche legate alla produzione militare iraniana, tra cui droni. I primi rapporti dell’agenzia di stampa iraniana Fars parlano di “tre esplosioni” udite nei pressi di Qahjavarestan, vicino all’aeroporto di Esfahan e alla base aerea dell’esercito di Shekari. Sebbene  il più noto impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz si trovi nella provincia, la struttura di conversione dell’uranio dell’Iran è nella zona sud-orientale di Zerdenjan.

Israele attacco all'Iran 19 aprile 2024
Foto X @laurbjn

L’Iran: “Assurdo attribuire attacco a Israele

A fronte dell’attacco, il comandante in capo dell’esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha definito “assurdi” i rapporti che attribuiscono a Israele gli attacchi a Esfahan. E ha sostenuto che le esplosioni erano il suono dell’abbattimento di “oggetti volanti“. Lo riporta Iran International. Riguardo a una potenziale ritorsione di Teheran contro lo Stato ebraico, Mousavi ha affermato che Israeleha già visto la risposta dell’Iran“.

Al momento, in sostanza, non sembra che Teheran voglia effettuare una ritorsione, né si sarebbero svolte riunioni d’emergenza. L’attacco “è stato condotto da piccoli droni, forse lanciati dall’interno del paese stesso” ha detto una fonte dell’Iran al New York Times. Ha ripreso la notizia il quotidiano israeliano Haaretz. Secondo la stessa fonte, “i sistemi radar del paese non hanno intercettato velivoli non identificati entrati nello spazio aereo dell’Iran“.

Capri G7 Israele Iran
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Capri per il G7 a presidenza italiana. Foto Ansa/Alessandro Di Meo

La Ue: “Evitare un’escalation

Dobbiamo fare tutto il possibile affinché le parti nella regione evitino l’escalation” ha affermato da Helsinki la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Abbiamo assistito al massiccio attacco con droni e missili dall’Iran contro Israele. È assolutamente necessario che la regione sia stabile e che tutte le parti esercitino moderazione da ulteriori azioni“.

Intervenendo a Giù la maschera su Rai Radio 1, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha detto che l’attacco di Tel Avivera una cosa aspettata. Già nei giorni scorsi mi ero permesso di dire che Israele avrebbe risposto. La cosa importante era vedere il modo, l’intensità con cui ci sarebbe stata questa risposta. E tutto sommato, anche se usare questi termini quando si parla di attacchi è surreale, è stata una risposta non eccessiva tra le tante che potevano essere date“. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“Israele ha colpito anche Siria e Iraq”

Ma l’attacco che Israele ha sferrato non ha avuto come unico obiettivo l’Iran, bensì anche Siria e Iraq. A riportare la notizia sono i principali media turchi, tra cui la Cnn Turk, secondo cui i droni dello Stato ebraico avrebbero colpito anche obiettivi legati all’Iran, e non ancora specificati, in Siria e Iraq. Questi ultimi sono due paesi in cui l’influenza di Teheran è cresciuta negli ultimi anni.

L’Agenzia internazionale dell’energia atomica, l’Aiea, “può confermare che non vi sono danni ai siti nucleari dell’Iran” si legge sul profilo ufficiale dell’ente dell’ONU su X. “Il direttore generale Rafael Grossi continua a chiedere a tutti un’estrema moderazione e ribadisce che gli impianti nucleari non dovrebbero mai essere un obiettivo nei conflitti militari. L’Aiea sta monitorando la situazione molto attentamente“, conclude il messaggio.

La notizia dell’attacco di Israele, o presunto tale, in risposta a quello dell’Iran dello scorso 13 aprile, ha fatto irruzione a Capri, dove è in corso il G7 dei ministri degli Esteri. “La presidenza italiana del G7 invita alla prudenza e a un’assoluta de-escalation“, ha detto il ministro Antonio Tajani a Rai News 24. “Chiediamo di fermare l’attacco a Rafah (degli israeliani nella Striscia di Gaza, ndr.) vediamo se saremo convincenti“, ha aggiunto. E l’America?Noi non avevamo approvato la risposta” di Israele contro l’Iran, ha dichiarato un rappresentante del Governo Usa alla Cnn.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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