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Dubai e l’Oman devastate da inondazioni mai viste

In poche ore le piogge torrenziali più abbondanti degli ultimi 75 anni. Almeno 18 morti e vari dispersi

Dubai negli Emirati Arabi Uniti, così come il vicino Oman, alcune zone dell’Arabia Saudita, il Barhein e il Qatar sono stati colpiti da piogge torrenziali negli ultimi giorni. In Occidente hanno destato sconcerto, facendo il giro dei social, le immagini delle inondazioni senza precedenti che si sono verificate sulle principali arterie stradali di Dubai. 

La pioggia ha cominciato a cadere durante il fine settimana. E in particolare, a Dubai, nella notte fra il 15 e il 16 aprile, determinando la formazione di ampie aree allagate lungo le strade della metropoli. Ci sono vittime accertate in Oman. A quanto sembra dalle prime informazioni, anche 9 bambini trascinati via dall’acqua mentre erano a bordo di un’autobus scolastico. Con loro è scomparso l’autista del veicolo. Nel paese del Golfo Persico il numero delle vittime è salito complessivamente a 18 morti ma il bilancio appare provvisorio perché mancano all’appello alcuni dispersi.

Dubai pioggia torrenziale allagamenti
Dubai completamente allagata. Foto VelvetMag

Disastro a Dubai

Si calcola che negli Emirati Arabi Uniti siano caduti 80 millimetri di acqua: la metà della pioggia che scende in media in 12 mesi in tutto il paese. Secondo il Governo dell’Emirato, si tratta delle piogge più abbondanti degli ultimi 75 anni. La pioggia è piuttosto insolita negli Emirati Arabi Uniti, un’area perlopiù desertica. Precipitazioni, e persino allagamenti, non mancano del tutto ma solitamente sono più frequenti nei mesi invernali.

Negli Emirati Arabi Uniti i danni più gravi sono stati appunto riportati nella zona di Dubai, la seconda città più grande del paese dopo la capitale Abu Dhabi. Nell’area di Dubai si sono scaricate piogge torrenziali: in 24 ore sono scesi 142 millimetri di pioggia, contro una media annuale nella città di 95 millimetri. Si sono allagate le autostrade e l’aeroporto, uno degli scali internazionali più trafficati nei viaggi tra l’Occidente e l’Asia, che ha dovuto dirottare parte dei voli verso altri aeroporti.

Colpito il Burj Khalifa

Fortissime le raffiche di vento che hanno causato interruzioni nei voli presso l’aeroporto internazionale di Dubai. Bisogna tenere presente che si tratta dello scalo aeroportuale in cui passa il maggior traffico a livello mondiale per i viaggi internazionali. L’aeroporto di Dubai è anche la base operativa della compagnia aerea di bandiera Emirates.

I fulmini hanno colpito la cima del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. In previsione della tempesta, le scuole in tutto il paese – gli Emirati Arabi Uniti – sono rimaste chiuse il 17 aprile. I dipendenti pubblici hanno lavorato principalmente da casa. Le precipitazioni piovoso sono un evento insolito negli Emirati Arabi Uniti, una nazione situata in una regione arida della penisola arabica, in mezzo al deserto.

Piogge si verificano periodicamente, a volte anche intense, ma nel corso dei mesi più freschi dell’inverno. C’è poi un altro problema non indifferente. Molte strade e altre aree presentano problemi di drenaggio delle acque a causa della mancanza di precipitazioni regolari. Il che porta a frequenti episodi di allagamento.

Vittime nell’Oman

Come detto, anche altri paesi della Penisola Arabica, come Bahrain, Qatar e Arabia Saudita hanno registrato livelli simili di intense precipitazioni. Nell’Oman la situazione è altamente drammatica. Il Comitato nazionale per la gestione delle emergenze ha affermato che le squadre di soccorso stanno ancora cercando almeno 2 persone scomparse. Le vittime accertate sono almeno 18; fra essi i 9 bambini di cui si è detto. I residenti delle località più colpite sono stati invitati a evacuare nei rifugi. Polizia e soldati sono schierati in forze nella provincia più colpita: Ash Sharqiyah Nord per trasportare i cittadini fuori dalle aree allagate e metterli in sicurezza.

Piogge torrenziali a Dubai e nel Golfo Persico
Foto Ansa/Epa Ali Haider

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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