NewsPrimo piano

Ponte sullo Stretto di Messina, la rivolta dei residenti: “Non ce ne andremo”

Un migliaio di persone rischiano di vedersi rasa al suolo la casa per 'liberare' i terreni su cui poggeranno le infrastrutture

I lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina vanno avanti spediti. Il 3 aprile la società ‘Stretto di Messina’ ha pubblicato la lista completa delle case da demolire e delle aree da sgomberare per dare il via al progetto, in attesa dell’approvazione definitiva.

Per poter avviare il cantiere sono necessarie opere come la bonifica dei territori, le indagini archeologiche e la predisposizione della base cantieristica. Tutti lavori che presuppongono l’esproprio delle abitazioni. Le famiglie che dovranno lasciare le proprie case sono circa 450. Di queste, 300 si trovano in Sicilia e 150 vivono in Calabria. Per un totale di 3,7 milioni di metri quadrati da ‘liberare’, usando un brutto termine.

Ponte Stretto Messina simulazione
Una simulazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Foto X @sole24ore

“Il Ponte è un obbrobrio inutile”

Non tutte le famiglie coinvolte negli espropri hanno accettato la situazione. “Non me ne vado, ma nemmeno per idea” è il commento di Mariolina De Francesco che vive nella sua casa col marito e le figlie da 23 anni. “Se la mia casa la dovessi cedere per un ospedale oncologico per i bambini la cederei – ribadisce – ma non per una cosa inutile come questa“.

Se iniziassero davvero i lavori per il Ponte “vivremmo per anni in mezzo ai cantieri in Calabria e in Sicilia. Ma non solo. Lo Stretto di Messina non si deve toccare. Come ha detto il National Geographic nel settembre del 2022, la spiaggia di Capo Peloro è la più bella spiaggia italiana dal punto di vista naturalistico. L’articolo 9 della Costituzione dice che le zone ricche di biodiversità e pregio naturalistico sono intoccabili. E la regione Sicilia nel 2001 ha fatto un decreto nel quale dice che la zona di capo Peloro è zona di pregio che va salvaguardata. La stessa regione che ora gli dà i miliardi…“.

Si prepara una grande offensiva legale

Altri residenti contrari al nuovo cantiere hanno annunciato che saranno presenti quando apriranno gli info point. “Sarà l’occasione per coordinare la futura offensiva legale. Con la quale intendiamo sommergere di ricorsi la Stretto di Messina e denunciare ogni violazione di legge”. “Davanti agli sportelli faremo dei sit in giornalieri e affiancheremo queste persone e i loro legali. Non li lasceremo soli e non permetteremo che vengano raggirati“, ha aggiunto Daniele Ialacqua della ‘Rete No ponte’.

L’avviso con la lista degli espropri, insieme al Piano Particellare e all’Elenco Ditte proprietarie, è stato pubblicato anche sui siti Internet istituzionali della Regione Calabria, della Regione Siciliana, della società Stretto di Messina. “Questa fase intermedia, legata alla pubblicazione dell’avviso – ha spiegato la società – consentirà a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione relativa al piano espropri. E formulare eventuali osservazioni. In tale contesto la società Stretto di Messina aprirà Sportelli informativi sia a Messina che a Villa San Giovanni. In spazi dedicati messi a disposizione dai rispettivi comuni, per fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione“.

No Ponte comitati Sicilia Stretto Messina
I comitati No Ponte pronti a dare battaglia. Foto X @eziomauro

Cosa deve fare chi è coinvolto dagli espropri

Per 60 giorni, a partire dal prossimo 8 aprile, i soggetti i cui beni sono interessati dalle procedure espropriative per il ponte sullo Stretto, potranno rivolgersi per l’assistenza con personale tecnico. Previo appuntamento telefonico e fare le proprie osservazioni. I cittadini interessati dovranno prenotare un appuntamento ai numeri: 06.85826210 – 06.85826230 – 06.85826270, ai seguenti “Sportelli informativi“.

Ovvero a Messina presso il Palacultura Sala Rappazzo (piano terra) sito in Viale Boccetta 373, lunedì dalle 15 alle 17; martedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 ad esclusione dei giorni festivi. A Villa San Giovanni presso la ex sede della Pretura sita in via Nazionale Bolano 541, giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, venerdì dalle 9 alle 13, ad esclusione dei giorni festivi.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio