NewsPrimo piano

Mar Rosso, la nave Caio Duilio abbatte droni degli Houthi

Il cacciatorpediniere italiano guida la missione militare europea Aspides

Nell’ambito dell’operazione Aspides dell’Unione Europea nel Mar Rosso, il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio ha abbattuto, in attuazione del principio di autodifesa, due droni aerei lanciati dagli Houthi, i ribelli yemeniti filoiraniani. E non è la prima volta da quando, pochi giorni fa, si è cominciato a palesare l’attuale ruolo dell’Italia, alla guida di Aspides. L’obiettivo è proteggere il traffico mercantile e le esportazioni dei paesi della Ue, che in buona parte transitano dal Canale di Suez.

L’Italia è, di fatto, in guerra nel Mar Rosso. Una realtà di cui non sembra esserci molta consapevolezza nel nostro paese. Circa 10 giorni fa, quanto non era ancora base operativa di Aspides, la nave Duilio aveva sventato un altro attacco degli Houthi abbattendo un drone. “Congratulazioni all’equipaggio del cacciatorpediniere Caio Duilio che ha abbattuto due droni nel Mar Rosso nell’ambito della missione Ue Aspides. @ItalianNavy garantisce la libera navigazione e protegge i nostri mercantili. Fieri dei nostri marinai!“. Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani.

Nave Duilio Mar Rosso
Foto Ansa/Nave Duilio

Caio Duilio nel Mar Rosso

Si tratta di una zona che è diventata pericolosa, nella quale gli Houthi sono passati dagli attacchi ai mercantili a quelli contro le navi militari occidentali. C’è una evoluzione continua delle modalità di attacchi. Anche questa notte gli attacchi sono stati condotti in modo diverso“. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo all’evento LetExpo2024.

Non basta l’approccio militare, che serve per dare sicurezza. Ma il tema di cui si parlerà nelle prossime settimane è quello di affiancare altri sistemi, altri interventi, altre trattative politiche e diplomatiche per far cessare questi attacchi che poi non incidono, come vorrebbero nelle dichiarazioni degli Houthi, sulla guerra a Gaza, ma soltanto sull’economia italiana o dell’Europa“, ha aggiunto Crosetto.

Perché gli Houthi attaccano

L’abbattimento di nostri droni da parte della marina militare italiana costituisce una nuova conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele“. Lo ha detto all’Ansa Abdennaser Mahamed, funzionario del dipartimento dei media della presidenza della Repubblica (Houthi) di Sanaa, precisando tuttavia che “l’Italia per il momento non è un nostro obiettivo diretto“.

nave Italia Mar Rosso Caio Duilio
Foto Ansa/Epa Adam Warzawa

L’Italia e gli altri paesi della coalizione filo-israeliana dimostrano di non voler calmare la situazione o contenere il raggio del conflitto. Vogliono invece espanderlo in tutto il Mar Rosso. Ma saranno le forze yemenite a determinare il teatro delle operazioni“, ha aggiunto il funzionario. “Queste operazioni – ha detto Mahamed – rimangono mirate su due obiettivi. Impedire alle navi israeliane di dirigersi verso la Palestina occupata e colpire le navi americane e britanniche, per il sostegno americano e britannico a Israele nell’aggredire Gaza“.

Usa, distrutto un sottomarino

Il Comando statunitense per il Medio Oriente ha intanto annunciato di aver distrutto un sottomarino e 18 missili anti-nave nelle aree del Mar Rosso antistanti lo Yemen. Si tratta di armamenti che sono sotto il controllo degli Houthi. I quali possono colpire anche la Caio Duilio. Il Centcom ha spiegato di aver condotto sei operazioni di auto difesa contro quelle che si definiscono “minacce imminenti” nei confronti dei mercantili e delle navi dell’esercito statunitense nella regione. Sempre nelle scorse ore – fa sapere il Centcom – “i terroristi Houthi hanno lanciato due missili anti-nave verso il mercantile Pinocchio, una nave di proprietà di Singapore battente bandiera liberiana“. “I missili – conclude il Comando – non hanno colpito l’imbarcazione e non sono stati registrati feriti o danni“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio