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Michelle Obama non correrà per le presidenziali americane

Smentita l'ipotesi su cui da tempo si rincorrevano voci insistenti. In realtà fra i democratici nessuno vuole esautorare Biden

L’ex first lady statunitense, Michelle Obama, 60 anni, ha smentito il 6 marzo le ipotesi secondo cui avrebbe avuto intenzione di candidarsi alla Casa Bianca in vista delle presidenziali di novembre. Una candidatura che sarebbe apparsa in concorrenza – o addirittura in sostituzione – di quella del presidente uscente, Joe Biden, a suo tempo vice di Barack Obama.

La signora Obama sostiene il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris“, ha affermato la direttrice delle comunicazioni del suo gabinetto, Crystal Carson, in una dichiarazione diffusa da NBC News. La portavoce ha ribadito che “come ha già detto più volte, l’ex first lady Michelle Obama non si candiderà alla presidenza“. Secondo fonti vicine alla moglie dell’ex presidente Barack (2009-2017), la sua intenzione è invece quella di sostenere la campagna di Biden, come fece quattro anni fa.

Obama Michelle presidenziali 2024
Foto Ansa/Epa C.J. Gunther

Gli Obama a supporto di Biden

Il chiarimento arriva dopo che alcuni eletti repubblicani, tra cui la deputata della Georgia, Marjorie Taylor Greene, e il senatore del Texas, Ted Cruz, avevano affermato che l’ex first lady potrebbe sostituire Biden nelle elezioni di novembre. Il presidente sta riscontrando bassi livelli di popolarità, oltre alle preoccupazioni di buona parte dell’opinione pubblica, anche democratica, in relazione alla sua età. Dopo le elezioni del 5 marzo, con le primarie in 15 dei 50 Stati degli Usa, nel Super Tuesday, Joe Biden ha consolidato la sua nomina democratica. In pratica non ha rivali. Di certo Barack Obama è considerato, con la moglie Michelle, una sorta di ‘consigliere del principe’. Il loro supporto a Biden è fondamentale perché il presidente uscente possa riuscire a superare ancora una volta Trump nel rinnovo della sfida per le presidenziali del 5 novembre.

La campagna del presidente

Secondo NBC News, l’aspettativa di molti vicini al capo della Casa Bianca è che, dato il potere da star dell’ex first lady Michelle Obama, la campagna di Biden cercherà di massimizzare il suo ruolo limitato più avanti. Ovvero nel momento in cui un maggior numero di elettori indecisi presterà attenzione alla corsa elettorale per le presidenziali.

Biden Obama team presidenziali Usa 2024
Joe Biden con Barack Obama. Foto Ansa/Epa Will Oliver

Al momento gli Usa devono ancora realmente entrare nel vivo delle presidenziali, che si svolgeranno a novembre, come sempre. Un consigliere senior di Biden ha detto che ci sono state le prime conversazioni con il team di Michelle Obama sugli impegni elettorali. E ha notato che un’ovvia area di “allineamento” con l’ex first lady è il suo gruppo apartitico di registrazione degli elettori: When We All Vote. Un gruppo che mira a promuovere l’affluenza alle urne e colmare il divario di registrazione (per il voto) tra i giovani elettori e le persone di colore.

Il presidente e Michelle Obama sono stati di enorme aiuto nella lotta per battere Donald Trump. E far eleggere per la prima volta il presidente Biden e il vicepresidente Harris. Siamo grati di avere la loro voce e il loro sostegno nella lotta per il destino della nostra democrazia questo novembre”. Così in un ‘ecumenico’ commento il portavoce della campagna di Biden, Kevin Munoz. Un assistente di Michelle Obama ha sottolineato la sua discussione dell’anno scorso con Oprah Winfrey per riflettere il suo pensiero ancora oggi. E perché molto probabilmente lei stessa non sarebbe mai apparsa in una votazione.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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