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Maltempo e rischio alluvioni, situazione critica a Vicenza e in tutto il Veneto

Allagamenti in città e nei paesi; si teme lo straripamento del Retrone e del Bacchiglione. Neve abbondante sulle Dolomiti

Una fine di febbraio pienamente invernale sta portando sull’Italia un’ondata di forte maltempo. Soprattutto al Nord-Est. In Veneto, dove piove ininterrottamente da 24 ore, è allerta rossa. È serio il rischio di innalzamento del livello dei fiumi e di conseguenti inondazioni. A Vicenza e nei comuni di Longare, Grumolo delle Abbadesse, Nanto, Castegnero, Torri di Quartesolo, Quinto Vicentino Montegalda sono chiuse le scuole di ogni ordine e grado.

La decisione, che riguarda anche tutte le palestre e gli impianti sportivi comunali, è stata presa a scopo precauzionale al fine di non congestionare le strade. Le arterie di comunicazione devono restare libere per consentire il pronto intervento dei mezzi di Protezione civile e soccorso. Nella giornata del 28 febbraio, inoltre, il gestore del servizio ferroviario ha interrotto 3 linee a seguito dell’innalzamento del fiume Retrone a Vicenza. Si tratta della Vicenza-Padova; la Vicenza-Schio fino a Cavazzale; la Vicenza-Treviso da San Pietro in Gù.

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Foto X @Emergenza24/Sophia Los

Vicenza, allarme del sindaco

A Vicenza la situazione del maltempoè critica” spiega in un aggiornamento su Facebook il sindaco Giacomo Possamai, rivolto ai cittadini. “Ci sono allagamenti importanti in particolare nella zona del Retrone. Evitate in tutta la città interrati e sottopassi. Limitate gli spostamenti per consentire interventi di soccorso e protezione civile“, Chiuse la tangenziale est e numerose altre strade nella città.

In particolare continua a dare preoccupazione il fiume Retrone. Ci sono segnalazioni di allagamenti, soprattutto di cantine in alcune zone della città, stiamo seguendo e monitorando la situazione con la presenza della Protezione civile e dei Vigili del fuoco. Varie strade sono allagate e sono state chiuse“, spiega ancora Possamai. Il sindaco ha invitato i cittadini a “segnalare criticità” e a “limitare al massimo gli spostamenti salvo necessità assolute”. Occorre inoltreevitare di andare negli scantinati, soprattutto nelle zone vicine ai fiumi.” conclude il sindaco di Vicenza.

Fiumi ai livelli di guardia

Per la giornata del 28 febbraio la Protezione civile Veneto segnala “tempo inizialmente ancora perturbato con tendenza a divenire variabile o a tratti instabile. Precipitazioni in progressivo diradamento a partire dal primo pomeriggio; limite delle nevicate in probabile ulteriore leggero rialzo. Si segnala in particolare il possibile innesco di frane e colate rapide sui settori montani, pedemontani, collinari per le zone in allerta rossa (bacini Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone). Probabile rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane e allagamenti di locali interrati e/o sottopassi“.

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Da giorni nevica forte in Veneto. Qui uno skibus fuori strada il 23 febbraio sul Passo Giau (Belluno). Foto X @TgrRaiVeneto

Maltempo, allagamenti e nevicate

Come reso noto anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nelle prime ore del 28 febbraio si sono verificati numerosi allagamenti a Vicenza e Altavilla Vicentina. Il Consorzio di Bonifica Bacchiglione segnala alcuni allagamenti nei comuni dei Colli Euganei a causa dell’impossibilità ricettiva della rete minore. In Veneto il maltempo ha portato anche le nevicate. Nella notte sono scesi dai 5 ai 30 centimetri sulle Dolomiti. E fra i 10 e i 30 centimetri di neve fresca sulle Prealpi. Il limite delle nevicate è a 2000 metri, secondo quanto riporta l’Agenzia per l’ambiente (Arpav).

Le nevicate più intense si sono verificate sulle Dolomiti meridionali, in particolare nell’Agordino con 40 centimetri sulle Pale di San Martino (1280 metri) e sulle Prealpi bellunesi e vicentine, con 30 centimetri in Val Salatis (1990 metri) e sull’Altopiano di Asiago, con 45 centimetri. Il manto nevoso è abbondante alle alte quote: 142 centimetri a Cima Dodici, sulle Prealpi vicentine. Sopra Cortina D’Ampezzo, a Ra Valles, 187 centimetri, in Val di Zoldo, a Col dei Baldi (1900 metri) si arriva a 201 centimetri.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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