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Elezioni regionali in Sardegna, fra Truzzu e Todde è lotta all’ultimo voto

Il candidato del Centrodestra fa molta fatica. Possibile resa dei conti tra FdI e Lega. Ma c'è uno scandalo: la lentezza incredibile dello spoglio elettorale

Andrà avanti anche dopo le 19 il faticosissimo spoglio elettorale in Sardegna, dove il 25 gennaio si sono svolte le elezioni regionali per la scelta del presidente di Regione e dei consiglieri regionali. Per lunghe ore si è assistito a un sostanziale testa a testa fra Paolo Truzzu, candidato del Centrodestra, e Alessandra Todde, per il Centrosinistra (PD con M5S). Lontanissimi Renato Soru e Lucia Chessa, entrambi supportati da liste civiche. L’affluenza alle urne ha fatto registrare una leggera flessione rispetto al dato del 2019: alle 22 aveva votato il 52,4% degli aventi diritto contro il 53,09% di cinque anni fa.

Con appena 773 sezioni scrutinate su 1844, meno della metà, dopo ben 9 ore dall’avvio delle operazioni di spoglio delle schede Paolo Truzzu del Centrodestra risulta in vantaggio. Il sindaco di Cagliari, ed esponente di Fratelli d’Italia – la cui scelta come candidato governatore per la destra ha spaccato FdI e Lega – ha ottenuto finora il 46% delle preferenze. Alessandra Todde del Movimento Cinque Stelle, candidata per il Centrosinistra, è ferma al 44%. Tra loro una distanza di 6mila voti, secondo i dati ufficiali della Regione Sardegna. Renato Soru è all’8% mentre Lucia Chessa si ferma all’1%. I dati continuano ad arrivare a rilento.

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Alessandra Todde (Centrosinistra) e Paolo Truzzu (Centrodestra). Foto Ansa

Sardegna, il timore della ‘tagliola’

Per legge le operazioni di scrutinio relative alle elezioni regionali in Sardegna nei seggi dovranno essere ultimate entro 12 ore dal loro inizio. Cioè entro le 19. Ma i componenti dei seggi avranno più tempo a disposizione. Lo prevede una circolare della Regione Sardegna che interpreta la norma prevista nel manuale. “A tale riguardo, si evidenzia che il termine finale delle operazioni di scrutinio, fissato entro 12 ore dal loro inizio deve considerarsi meramente indicativo” si legge nella circolare. “Pertanto, salvo che intervengano cause di forza maggiore, gli Uffici elettorali di sezione sono tenuti a completare tutte le operazioni di competenza“.

Il fatto che lo scrutinio elettorale in Sardegna prosegua con grande lentezza non è un fatto nuovo. Era già accaduto nel 2019. La normativa regionale prevede che lo scrutinio debba, come detto, concludersi entro le 19. Se, per causa di forza maggiore, l’ufficio non potesse ultimare le operazioni nel termine prescritto, il presidente di seggio, si legge nella legge regionale, “deve chiudere la cassetta contenente” tutti i documenti e inviarla “al sindaco del Comune, il quale provvede al sollecito inoltro alla Cancelleria del Tribunale del capoluogo della circoscrizione elettorale“. Un procedimento che allungherebbe molto la chiusura delle operazioni di scrutinio. Nel 2019, proprio a causa della ‘tagliola‘ delle 19, ci volle quasi un mese per la proclamazione ufficiale dei 60 consiglieri regionali eletti e del governatore.

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Schede elettorali in Sardegna. Foto Ansa/Fabio Murru

Truzzu in svantaggio a Cagliari

Questa volta, però, anche in base alla circolare interpretativa regionale, le cose dovrebbe cambiare e si dovrebbe procedere a oltranza, pur di scongiurare che si ripeta quanto accaduto 5 anni fa. In ogni caso sono già cominciate le prime valutazioni politiche delle regionali in Sardegna. Se alla fine dovesse prevalere Truzzu come governatore si tratterebbe di un risultato in linea coi pronostici ma certo ben diverso dalla convinzione che albergava nel Centrodestra. Ossia che il candidato di Fratelli d’Italia avrebbe vinto a mani basse. E potrebbe aprirsi una resa dei conti tra FdI e Lega, quest’ultima essendo già sotto accusa per il presunto boicottaggio del sindaco di Cagliari, attuato dai suoi simpatizzanti tramite il voto disgiunto.

A quasi metà dei voti scrutinati è inoltre clamoroso il risultato (sia pure parziale) che a Cagliari vede Alessandra Todde umiliare con quasi 20 punti di vantaggio Paolo Truzzu nella città da lui amministrata. Con oltre il 40% di sezioni scrutinate nel capoluogo sardo (71 su 173), la leader del Centrosinistra ha ottenuto, finora, il 53.43%, mentre il sindaco della città e leader della coalizione di Centrodestra arriva al 34.28%. Renato Soru è al 10.75% mentre Lucia Chessa all’1.54%.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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