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Meteo: in Italia fa troppo caldo, la siccità invernale è la norma

Fino al 17 febbraio temperature di 10-12 gradi sopra la media. Poi potrebbe tornare la pioggia

Le previsioni meteo per il prossimo fine settimana indicano una primavera in anticipo su tutta l’Italia con l’alta pressione che porterà ancora sole e caldo. È sempre più un ‘FebbrAprile’, un mese di febbraio travestito da aprile, quello che stiamo attraversando. Con temperature di 10-12 gradi oltre la media del periodo. 

Gli esperti del sito ilmeteo.it confermano che le temperature massime saliranno sulle Alpi fino a 12 gradi sopra la media tipica di febbraio. Nel corso del weekend del 17 e 18 febbraio si potranno toccare temperature fino a 8-9 gradi oltre la media sul versante adriatico e sulla Sardegna. Ovunque, su tutto il resto del nostro Paese, saranno anomale e miti. L’anticiclone nordafricano Valentino porterà dunque la primavera anticipata con temperature tipiche di aprile. È come se fossimo a Pasqua, o anche oltre.

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Foto X @SkyTG24

Il meteo sull’Italia

Su tutto lo Stivale le variazioni meteo saranno minime, se non assenti. L’alta pressione porterà una situazione stabile e soleggiata. Come sempre, durante i periodi anticiclonici, dobbiamo cercare con il ‘lanternino’ qualche nota significativa fuori dal coro per trovare locali variazioni sul tema monotono e stazionario.

Ebbene, come spesso accade in inverno, l’alta pressione causerà via via l’accumulo di umidità in Val Padana (insieme agli agenti inquinanti dell’aria). Le nebbie in pianura diventeranno, nel corso dei prossimi giorni, più frequenti e persistenti. Sulle Alpi vivremo invece giornate splendide, ma troppo calde, con lo zero termico che si porterà fino a 3300 metri di quota. Ricordiamo che questo valore è tipico del mese di giugno. Ci troviamo in piena e durissima siccità invernale. Ovunque, a partire dal Piemonte, è allarme rosso per le coltivazioni e i particolare per risaie e vigneti, già ampiamente assetati.

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Foto X @fcolarieti

Nuova fase ‘africana’

Anche sugli Appennini il sole sarà dominante nel corso del prossimo fine settimana. La poca neve caduta fonderà ancora di più, purtroppo. Un’altra fase nordafricana ci aspetta quindi, con una configurazione meteo che, se fossimo stati in estate, avrebbe portato massime fino a 35-40 gradi all’ombra. Un quadro sempre più allarmante. Con il sole che scalda per poco più di 10 ore a febbraio, abbiamo già 23-24 gradi all’ombra. Cosa succederà la prossima estate? Arriveremo a 50 gradi? La possibilità di raggiungere in Italia nel 2024 questa soglia ‘mostruosa’ non è da escludere, anche perché avremo il fenomeno di El Nino per altri 3-4 mesi. Si tratta di un fenomeno meteo associato al riscaldamento delle acque del Pacifico Orientale. Potrà causare ancora stagioni sempre più calde e torride su scala globale.

Il 2024 potrebbe dunque essere di nuovo l’anno più caldo della storia. Come dicono i climatologi: “L’anno più caldo della storia è il prossimo”. Ma è bene non cominciare a pensare ad affrettate conclusioni e previsioni sul 2024, anche se siamo già ad ‘Aprile’ dal punto di vista meteo e delle temperature. Nel dettaglio, tornando ai giorni nostri, da ilmeteo.it confermano bel tempo soleggiato fino al weekend sebbene qualcosa possa cominciare a cambiare con il passaggio di un intenso ammasso nuvoloso su molte regioni. Fenomeno meteo che però non darà luogo a precipitazioni degne di nota. Le piogge, quelle vere, torneranno la prossima settimana.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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