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Praga, studenti di nuovo all’Università dopo la strage

Simbolica riapertura di un giorno alla facoltà di Lettere e Filosofia per ricordare le 14 vittime e i 25 feriti del massacro del 21 dicembre 2023

Domenica 21 gennaio, a un mese dai fatti, studenti e personale si sono riuniti nell’Università Carlo IV nella Città Vecchia di Praga per ricordare le vittime del massacro che il 21 dicembre 2023 ha causato 14 morti e 25 feriti. Quel giorno uno studente di 24 anni, David Kozak, ha fatto irruzione alla facoltà di Lettere sparando e uccidendo, per poi togliersi la vita.

La preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Eva Leheckova, ha salutato la riapertura della sede universitaria, anche se per un solo giorno al momento, come un “enorme passo avanti nel processo di guarigione“. “L’edificio è stato piuttosto silenzioso per un mese – ha poi dichiarato ai giornalisti – e non vediamo l’ora di tornare al solito trambusto“.

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La commemorazione della strage il 21 gennaio 2024. Foto X @iDNEScz

Università di Praga, la vita ricomincia

Tutta la Repubblica Ceca è rimasta sconvolta quando, a pochi giorni dal Natale, lo studente David Kozak è entrato nell’edificio della facoltà, in pieno centro storico a Praga, e ha aperto il fuoco. Il 24enne ha preso di mira compagni di corso, insegnanti e pedoni a caso prima di uccidersi. Nessun italiano è rimasto coinvolto nella strage. In precedenza, secondo quanto le forze dell’ordine hanno ricostruito, il killer aveva sparato al padre. Tra i 25 feriti dell’Università, anche 3 stranieri, ma, come detto, nessun italiano.

Il 21 gennaio 2024 la breve riapertura della facoltà è stata ispirata “dal bisogno della comunità accademica di ritornare fisicamente nell’edificio“. Così come dai consigli degli psicologi che hanno auspicato un rapido ritorno. La studentessa di storia dell’arte Adela Hanzalkova ha detto all’Agence France Presse (AFP) che sperava di trovare un momento di tranquillità durante l’affollata riunione per riflettere adeguatamente sulla tragedia.

La preside Leheckova ha dichiarato che l’Università riaprirà alle lezioni il 19 febbraio, anche se il quarto piano della facoltà di Lettere e Filosofia, principale teatro della strage, rimarrà per ora chiuso. Al momento le attività accademiche riprenderanno in maniera parziale e gli studenti non dovranno sostenere esami dopo il trimestre invernale.

Una facoltà ricca di storia

Come detto, la facoltà di Filosofia dell’Università Carlo IV si trova proprio nel cuore del centro storico di Praga e la strage avvenuta lo scorso 21 dicembre avrebbe potuto essere peggiore se la polizia non fosse intervenuta abbastanza celermente. Braccato, lo studente killer avrebbe puntato l’arma contro se stesso togliendosi la vita, sebbene in un primo momento non fosse chiaro se a sparare contro di lui fossero stati gli agenti di polizia.

La Città Vecchia di Praga è meta di turisti durante tutto l’anno e nel periodo che precede il Natale si riempie di visitatori da tutta Europa. In quei giorni si svolgevano non lontano dal luogo del massacro i mercatini di Natale. Sia nella piazza della Città Vecchia che in piazza San Venceslao, uno dei simboli di Praga anche in epoca moderna. L’Università stessa è ricca di storia così come la facoltà teatro della strage. Lo studente di filosofia Jan Palach si dette fuoco nel centro di Praga nel 1969 in segno di protesta contro l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia (allora il paese era unito fra Cechia e Slovacchia). La piazza dove ha sede l’Ateneo porta il suo nome.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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